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Al cinema, con Damien Hirst e Luis Bunuel. Al via il ciclo di proiezioni di Fondazione Prada

di - 30 Aprile 2018
Al cinema, preferireste andare con Damien Hirst o Luis Buñuel? Scelta difficile, tra due geni dell’estetica della provocazione e non sia mai che uno dei due possa offendersi. Per fortuna, Fondazione Prada ci leva dall’impasse e, per la sua nuova programmazione cinematografica in lingua originale, li propone entrambi, in una selezione di dieci proiezioni settimanali a maggio e giugno, promettendo un calendario anche più esteso nei mesi successivi.
Così, la sede di Milano si trasforma in una vera sala, l’unica della Zona 5, proseguendo, peraltro, sulla linea di indagine dedicata all’immagine in movimento che, tra le varie attività, ha già visto collaborazioni con il Tribeca Film Festival e con la Mostra del Cinema di Venezia, una piattaforma sperimentale, Belligerent Eyes, ideata da Luigi Alberto Cippini con Giovanni Fantoni Modena, oltre a rassegne ideate da registi come Roman Polanski e Alejandro González Iñárritu, autore anche di Carne Y Arena, il film in realtà virtuale prodotto dalla stessa Fondazione Prada.
Dal blockbuster all’essai, dal muto all’animazione, il cinema di Fondazione Prada attraverserà le geografie della pellicola, con quattro sezioni per altrettanti giorni. Il giovedì, rassegne di film legati alle attività espositive della Fondazione e selezionati dai curatori o dagli artisti dei progetti in corso. Si inizia il 3 maggio, con la rassegna dedicata a “Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918–1943″, la mostra curata da Germano Celant che esplora il sistema dell’arte e della cultura in Italia tra le due guerre mondiali. In questa occasione, sarà messa in dialogo la produzione italiana con quella tedesca, inglese e russa, con film come Addio giovinezza, di Augusto Genina, con accompagnamento musicale dal vivo eseguito dall’arpista Valeria Delmastro, La sesta parte del mondo-Šestaja Cast’ Mira, di Dziga Vertov, Ossessione, di Luchino Visconti e La tragedia del Titanic, di Herbert Selpin e Werner Klinger.
I venerdì saranno dedicati alla sezione Soggettiva, opere cinematografiche scelte da personalità provenienti da ambiti diversi, invitate a condividere i loro film decisivi nella loro formazione. Il primo a dichiararsi è stato Damien Hirst, che ha scelto per noi una programmazione estremamente variegata, da Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, quello di Mel Stuart, a L’esorcista, nella director’s cut di William Friedkin, passando per Eraserhead, di David Lynch.
I sabati ospiteranno Indagine, con film inediti e prime visioni. A maggio, grazie alle collaborazioni con Twentieth Century Fox ed Europictures, potremo vedere L’isola dei cani, l’ultimo film di Wes Anderson, vincitore al Festival di Berlino 2018 dell’Orso d’argento per il migliore regista, e A Beautiful Day (You Were Never Really Here), di Lynne Ramsay, premiato al Festival di Cannes nel 2017 per la migliore sceneggiatura e la migliore interpretazione maschile, attribuita all’attore protagonista Joaquin Phoenix.
La domenica si torna all’Origine, con film del passato restaurati e riproposti per la loro rilevanza storica e la loro attualità. A inaugurare la sezione, il 6 maggio, due capolavori senza tempo: Ultimo tango a Parigi, di Bernardo Bertolucci, proiettato in anteprima nella versione restaurata dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, che nelle sale italiane uscirà il 21 maggio, e Bella di giorno, di Luis Buñuel. La sezione sarà completata, a maggio, da altri due grandi film: La classe operaia va in paradiso e Todo Modo, di Elio Petri, recentemente restaurati. La proiezione del primo film, prevista domenica, 20 maggio, sarà introdotta da Paola Pegoraro Petri.
Qui è possibile consultare il calendario completo.
In home: Cinema della Fondazione Prada, Milano. Foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti
In alto: Bella di giorno. Titolo originale: Belle de Jour (Francia-1967) Image courtesy: ©1967 STUDIOCANAL – Five Film S.r.l. (Italie) All rights reserved

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