Categorie: Speednews

Antonioni racconta Buonarroti. Alla Cripta di San Sepolcro, Lo sguardo di Michelangelo

di - 10 Maggio 2018
Un dialogo silenzioso, tra due personalità straordinarie. Dall’11 maggio al 15 settembre, gli ambienti della Cripta di San Sepolcro, a Milano, accoglieranno Lo sguardo di Michelangelo, cortometraggio realizzato da Michelangelo Antonioni nel 2004 e considerato come una sorta di testamento spirituale del grande regista. L’iniziativa, in uno dei luoghi più suggestivi e visitati della città meneghina, prosegue sulla scia della mostra dedicata a Bill Viola ed è curata da Giuseppe Frangi, prodotta da MilanoCard e Casa Testori, e promossa dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana.
La Cripta ha riaperto nel marzo 2016, dopo 50 anni di chiusura e il contributo dei 70mila visitatori, sommato ai fondi stanziati dal Mibact, ha permesso di dare il via ai lavori di restauro che consentiranno di apportare le necessarie operazioni di conservazione e manutenzione. «La possibilità di assistere al cortometraggio di Michelangelo Antonioni sul Mosé di Michelangelo Buonarroti, che viene offerta ai visitatori della Chiesa inferiore del Santo Sepolcro, ci offre una significativa occasione per riflettere “in actu exercito”, ovvero nella concretezza dell’azione compiuta, sulla centralità dello sguardo», spiega Mons. Francesco Braschi, dottore della Biblioteca Ambrosiana. Lo sguardo è quello del maestro della cinematografia che, attraversando la penombra della chiesa di San Pietro in Vincoli, a Roma, rimane improvvisamente immobile, come sopraffatto di fronte al Mosè, opera capitale di Michelangelo Buonarroti. La scultura, databile tra il 1513 e il 1515 e originariamente concepita per il complesso della Tomba di Giulio II, rappresenta l’espressione più alta della spiritualità del marmo, capace di trasmettere all’osservatore tutta la bellezza che l’artista gli ha infuso, immutata ancora oggi. «Il protagonista è il silenzio. La pellicola è soprattutto un lungo dialogo di sguardi: dagli occhi chiusi della statua del Papa, Antonioni arriva a quelli severi e salvifici di Mosè e delle altre figure che compongono il monumento funebre di Giulio II. Non è solo l’estrema testimonianza di un grande regista. È anche uno sguardo capace di rendere vivo e presente ai nostri occhi un capolavoro del passato. L’esperienza di Antonioni diventa, grazie alla magia del suo cinema, anche una nostra esperienza», scrive Frangi.
Il percorso espositivo è arricchito da alcuni ritratti fotografici del Mosè realizzati da Aurelio Amendola.

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Biennale d’Arte: colori dal mondo ai Giardini, tra installazioni e padiglioni

Dall’intervento del collettivo brasiliano MAHKU, al Padiglione di Sol Calero, fino alla scultura del designer giapponese VERDY per Swatch: le…

7 Maggio 2024 17:43
  • Premi

Mellone Art Prize, a Milano la mostra dei dieci artisti finalisti

Al Museo Leonardo da Vinci di Milano, la mostra dei dieci artisti finalisti della seconda edizione del premio istituto per…

7 Maggio 2024 16:43
  • Architettura

Intelligens: presentato il tema della Biennale di Architettura 2025

Carlo Ratti ha presentato il titolo e il tema della 19ma Biennale di Architettura di Venezia, che aprirà a maggio…

7 Maggio 2024 13:43
  • Attualità

Me Too: L’Origine del Mondo di Courbet imbrattata al Pompidou Metz

Due attiviste di Me Too imbrattano cinque opere d’arte, tra cui L’origine del Mondo di Gustave Courbet e Genital Panic…

7 Maggio 2024 10:31
  • Mostre

Lucas Memmola, pittura tra i meandri del contemporaneo: la mostra alla Galleria Tiziana Di Caro, Napoli

Negli spazi della Galleria Tiziana Di Caro, a Napoli, va in scena il compendio pittorico di Lucas Memmola, una rivisitazione…

7 Maggio 2024 10:00
  • Attualità

Cultura, 13 milioni di Euro assegnati senza bando: in Sicilia è protesta

Leggi ad hoc per finanziare i progetti speciali dei pochi, soliti noti: 103 realtà siciliane della cultura, rappresentate da Gli…

7 Maggio 2024 8:57