La notte tra il 20 ed il 21 marzo la comunità curda invita l’intera cittadinanza al Campo Boario (ex-mattatoio di testaccio) per celebrare il Newroz, la festa che saluta l’inizio della primavera e il capodanno curdo.
La festa, che per il terzo anno consecutivo viene ospitata a Campo Boario, vuole diventare un appuntamento tradizionale per il quartiere. Un modo di festeggiare l’arrivo della primavera e aprire le porte dell’ex Mattatoio come luogo di incontro e di scambio tra le associazioni che da diversi anni operano come mediatori interculturali all’interno del Campo Boario (Ararat, Azad, Stalker, Villaggio Globale) e i cittadini di Testaccio. Newroz 2003 è stato realizzato dal Centro Socio Culturale Ararat in collaborazione con l’Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia (UIKI), il Villaggio Globale, il Comitato Studentesco di Architettura Roma Tre, il Laboratorio d’Arte Urbana Stalker e la Fondazione Adriano Olivetti.
In occasione del Newroz 2003 gli ulivi che erano parte del progetto di allestimento denominato trans:plant realizzato in occasione della mostra “Costruire la città dell’uomo. Riflessioni dall’esperienza di Adriano Olivetti (1930-1960)” – Fondazione Adriano Olivetti, novembre 2002 – mettono radici all’Orto Boario, il giardino della Comunità Curda
Un dispositivo per un confronto tra pratiche differenti di coltura del territorio, un’azione concreta in uno spazio in divenire della nostra città ed in questi giorni un atto simbolico contro la guerra e per la convivenza pacifica dei popoli.
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