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Che Polignano non perda il “Treno” di Pino Pascali! La Fondazione cerca sostenitori per l’acquisto dell’opera “in saldo”

di - 26 Novembre 2013
Si è spesso dibattuto sulle opere di Pino Pascali volate via dalla Puglia e dall’Italia negli ultimi anni, soprattutto quando il celebre Dinosauro in tela centinata della prestigiosa collezione barese Baldassarre è stato battuto in asta e la grande Trappola della Fondazione Noesi di Martina Franca è stata acquisita dalla Tate, che al dire il vero ha valorizzato pienamente questo capolavoro pascaliano. Ma d’altronde le finanze del museo pugliese di Polignano a mare dedicato al grande artista scomparso nel 1968 non sono adeguate per un acquisto di tale portata e i fondi, soprattutto quelli comunitari, che riceve sono destinati obbligatoriamente alla normale gestione e alle attività espositive temporanee. Ma l’energica direttrice Rosalba Branà ha pensato bene di proporre una soluzione alternativa, che richiede un alto senso di responsabilità civica dei visitatori del museo e in generali degli appassionati e dei sostenitori del mitico Pino. I risultati delle case d’asta internazionali rendono difatti proibitive le acquisizioni di sue opere, che invece sarebbero auspicabili per implementare la collezione permanente dell’istituzione museale. Così Branà, dal 30 novembre al 28 febbraio 2014, proporrà negli spazi espositivi del museo un grande bassorilievo di 3,20 x 70 centimetri – il celebre Treno del 1964, eseguito dall’artista nel periodo in cui lavorava a uno spot televisivo per le Ferrovie dello Stato – proveniente da una raffinata collezione privata pugliese. La Fondazione lancia una sottoscrizione pubblica per l’acquisto dell’opera, che è messa in vendita a 80mila euro, invece dei 120/130mila stabiliti da una recente stima d’asta. Così come comunicano dal museo di Polignano «Tutti si sentiranno proprietari dell’opera, tutti potremo ammirarla costantemente presso la Fondazione Pascali». Ma, avvertono, «Se non sarà raggiunta la cifra richiesta, si provvederà alla restituzione dell’opera al proprietario e la recessione dell’impegnativa al versamento stipulata tra le parti». Perciò siamo tutti invitati a mettere mano al portafogli per il bene di Pascali e del museo pugliese. I nominativi dei donatori saranno esposti, come avviene anche all’estero, insieme all’opera. È un’assunzione di responsabilità che dovrebbe riguardare tutti noi. (Lorenzo Madaro)

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  • opera giovanile e mediocre. non ancora raggiunto la maturità . Pascali non l'avrebbe certamente presa in considerazione.
    cosi come i tanti bozzetti pubblicitari che circolano..
    ormai le opere migliori sono tutte all'estero..
    il treno cara Polignano è perso da tempo.

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