Aveva iniziato la sua carriera interpretando la voce di Oliver Hardy (nelle strisce di Stanlio e Ollio), esempio riuscitissimo della grande scuola del doppiaggio italiano. In seguito, una lunghissima carriera come interprete di alcuni dei maggiori film della storia italiana, con registi notissimi, tra cui Steno, Comencini, Lattuada, Zampa, Loy, Scola, Monicelli. Durante la sua carriera ha rappresentato vizi e virtù
Sordi aveva 83 anni, ha lasciato tutti i suoi averi alla fondazione che porta il suo nome. Il suo erede artistico sarà invece, come Albertone aveva sottolineato più vole, Carlo Verdone.
“Alberto Sordi – ecco le dichiarazioni del ministro Giuliano Urbani – ci ha aiutato a capire l’Italia dal dopoguerra ad oggi facendoci sorridere.
Con Sordi scompare una delle star mondiali del nostro cinema ma soprattutto un grande italiano.
I suoi personaggi sono un affresco dei pregi e dei difetti del nostro popolo passati in rassegna attraverso i decenni:
dal Nando Moriconi di “Un americano a Roma”, simbolo di una generazione che aveva dovuto subire una guerra al fianco dei tedeschi sognando gli Stati Uniti, allo Sceicco Bianco o al Guido Terzilli medico della mutua.
Quanti altri personaggi mi vengono in mente in questo momento.
Credo che rimarranno tutti scolpiti nella memoria degli italiani, essendo stati presi a prestito dalla vita quotidiana.
Accanto alla grandezza artistica di Sordi, mi piace ricordare il suo sorriso semplice ed entusiasta, simbolo di un Paese che dopo aver conosciuto momenti tragici si è conquistato la democrazia, il boom economico e il desiderio di sognare.
Nei prossimi giorni saranno rese note le iniziative con le quali il Ministero per i Beni e le attività culturali tributerà il giusto ricordo a chi ha dato tanto al cinema italiano.”
[exibart]
Una Birkin rossa, gli orologi più iconici, i bauli da viaggio Louis Vuitton. Ma anche un set completo di carte…
Per l’apertura della Digital Art Gallery, il noto artista turco-americano ci conduce dentro i processi che hanno dato forma al…
Alla Galleria Richter di Roma, la mostra di Giulio Catelli: intimismo e narrazione, per mettere in luce la capacità della…
Materiali e tecniche sono molto più di quello che sono, essi fanno “quasi” parte dell’opera, perché per me ne costituiscono …
Cinque video d’artista in mostra nella storica Villa dei Pignatelli Monteleone, nella periferia est di Napoli: le immagini in movimento…
Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 15 al 21 dicembre, in scena nei teatri…
Visualizza commenti
Geniale, LE VACANZE INTELLIGENTI, oltre che capolavoro di ironia in se, è una lezione di umiltà per tutti noi del 'circuito'.
Non si può non dare ragione allo stupore dei due protagonisti dinanzi a un paio d'occhiali nel muro, un cerchio di sassi, un gruppo di pecore, alcuni imbuti, una palma.
Il suo sguardo è cinico ma sincero. Comunque, se non l'avete visto, guardatelo, è da non perdere.
Ciao Re', addio,
claudia
maccheroniiii???
Condoglianze.
e quando sei lì, da solo, nell'immensità del mare, capisci..., capisci quanto sei stronzo a fare queste imprese che non servono a un cazzo!
so' pecore viventi..,.professo', altro che c..zi, queste so' pecore!
"...E mo' annatevene tutti! Nun me rompete li cojoni che devo anna' a dormì!"
ciao Albertone.
Io spero che Bonami, nella prossima Biennale, metta un segno, che in qualche modo ricordi quella vacanza in Biennale di Sordi (immagino una cosa piccolissima, quasi insignificante, ma presente). In fondo, dello spettatore dittatore, Sordi è stato uno dei più fedeli sudditi: un grande artista italiano.
maccherone m'hai provocato?
Benedetto..., hai la mamma tu?