Con una lunga storia alle spalle e centinaia di artisti che hanno “colorato” negli anni gli stretti vicoli, il piccolo centro emiliano presenta la
XXII Biennale del Muro Dipinto. Un punto di incontro tra la ricerca artistica e l’arredo urbano che, già dalla scorsa edizione, ha spinto la sua area d’azione fuori dalle mura fino alla via Emilia per dare spazio a writer e street artist. Al lavoro da mercoledì sono
Marcello Jori, Luigi Presicce e
Simone Tosca impegnati sulle pareti dello storico borgo, mentre a Toscanella è la volta di
Cuoghi Corsello, Rusty e
Joys.
Tra le novità di quest’anno, oltre alla collaborazione con il MAMbo, si segnala la giornata di studi con il titolo-pretesto
Do the Right Wall/Fai il Muro Giusto, con un gruppo di studiosi che si alterneranno al banco del conferenziere contestualizzando il fenomeno, ognuno secondo la specifica area d’interesse. Presso la Rocca si passeranno il testimone Andrea Pizzi (avvocato, specializzato in Diritto dell’Arte e Proprietà Intellettuale), Gaspare Caliri (etnosemiologo dello spazio e degli ambienti urbani), Lorenzo Giusti (storico e critico d’arte), Fabrizio Lollini (docente di Storia dell’arte medievale e di Storia della miniatura presso l’Università di Bologna) e Carla Landuzzi (docente di Sociologia dell’ambiente e del territorio presso l’Università di Bologna), con il coordinamento di Fabiola Naldi, curatrice di questa edizione della Biennale.
L’indagine scientifica perciò non si ferma alla scelta dei partecipanti, ma si pone l’obbiettivo di interrogarsi a tuttotondo sulle sfaccettature di questo variegato emisfero.