È vero solo ciò che viene rappresentato? Questione spinosa e inquietante, orwellianamente profonda ma sempre di cocente attualità. Che coinvolge l’informazione, il web, le campagne pubblicitarie e quelle elettorali, la tv e i reality, le nuove frontiere del video e della fotografia e di molti altri aspetti della creatività.
C’è tutto questo alla base della sesta edizione del
Festival Futuro Presente, che – con il tema-titolo
Più reale del reale – va in scena per quattro giorni a Rovereto muovendosi tra cinema, musica, arti sceniche e visive, letteratura, pensiero e contaminazioni fra i linguaggi. Chiamando pensatori, scrittori, artisti, manager e personaggi dello spettacolo a dipanare temi come la trasformazione dei linguaggi, delle modalità di comunicazione e di rappresentazione della realtà attraverso l’arte.
Personaggi come il grande fotografo
Olivo Barbieri, che si sofferma sulla cosiddetta augmented reality, o come
Armin Linke, sulla fotografia di confine tra finzione e realtà. O come
Gillo Dorfles – qui in veste di filosofo -, che prospetta una realtà invasa da elementi che hanno perso la loro identità perché gonfiati, travisati o camuffati, mutati, per i quali lui ha coniato il termine di “fattoidi”.
Altri ospiti? Da Tiziano Scarpa a Curzio Maltese, Enrico Bertolino, Alessandro Baricco, Christian Salmon, Giorgio Gori, Vladimir Luxuria, Banda Osiris, Alessandro Cecchi Paone, Erri De Luca, Ilvo Diamanti, Enrico Mentana.
articoli correlati
Futuro Presente 09, il festival di Rovereto apre con il mattatore Greenaway
Rovereto, dedicato a Bernardo Bertolucci il Festival Futuro Presente 2007Effetto Glass a Rovereto. Il Festival Futuro Presente omaggia il grande musicista