La sollecitazione era arrivata dal Ministro Dario Franceschini, che aveva parlato di trovare una “interlocuzione” tra pubblico e privato, ovvero di mettere insieme quelle realtà che si occupano della promozione dell’arte contemporanea, delle mostre e della ricerca, che sono le fondazioni.
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo presidente dell’omonima fondazione, insieme a Riccardo Rossotto, Senior Partner di R&P Legal, hanno lanciato ufficialmente stamane, e finalmente, la “rete delle fondazioni”, una sorta di Amaci che si prefigge di valorizzare e mettere a disposizione l’insieme di vocazioni e di competenze che queste realtà assicurano da tempo, da nord a sud, con la clausola di valorizzare anche il patrimonio artistico italiano.
Il comitato, si legge nella comunicazione, intende: “Promuovere la creazione di una rete fra fondazioni, musei e centri d’arte contemporanea, privati, che hanno dato vita a spazi pubblici per la promozione dell’arte contemporanea; coordinare e
valorizzare, in un ottica di sistema, le esperienze e le attività poste in essere dai propri aderenti sviluppando progettualità comuni, innovative e sostenibili; realizzare un network che possa rappresentare un punto di riferimento, di confronto e di interlocuzione – in Italia ed all’estero – nell’ambito della valorizzazione e della promozione del patrimonio artistico e culturale”.
Gli aderenti per ora? Brodbeck (Catania), Città dell’arte-Fondazione Pistoletto (Biella, Torino), Merz e Sandretto Re Rebaudengo (Torino), Memmo – Arte Contemporanea, Giuliani, Nomas Foundation, Fondazione Pastificio Cerere, Volume (Roma) François Pinault Foundation (Venezia) Fondazione Antonio Ratti (Como), Remotti (Camogli, Genova), Spinola-Banna (Riva presso Chieri, Torino), Nicola Trussardi (Milano) e Morra Greco (Napoli). Aggiornamenti in corso per le prossime strategie.