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I “saranno famosi” di domani? Li trovate alla sesta edizione della Biennale di Monza, che apre nello storico Palazzo dell’arengario

di - 12 Aprile 2015
Apre la Biennale Giovani Monza. L’evento alla sua sesta edizione è ormai consolidato e dimostra di tenersi sempre aggiornato presentando importanti novità sia nella forma sia nel contenuto. L’esposizione di quest’anno si sposta presso lo storico palazzo dell’Arengario, nel cuore della città, ma non solo: la Biennale Giovani Monza si avvicina al site specific proponendo cinque opere di richiamo che, dislocate in giro per la cittadina, possono essere scoperte passeggiando sotto le indicazioni di una mappa. Chi sono i protagonisti di questa edizione? Secondo il format proposto Ermanno Krumm, e conseguentemente adottato, sono cinque i curatori impegnati a nominare sei artisti per la realizzazione di una vera e propria mostra, “L’energia dell’arte per la vita”. Anna Bernardini, presidente di Casa Testori e direttore di Villa e Collezione Panza – FAI di Varese: Barbara Boiocchi, Elisabetta Falanga, Saba Masoumian, Aurora Paolillo, Simona Paladino, Mario Scudeletti; Ilaria Bignotti, storico e critico d’arte contemporanea, curatore indipendente: Massimiliano Gatti, Alberto Gianfreda, Silvia Inselvini, Alexandra Mureşan, Giovanni Ozzola, Francesca Pasquali; Fabio Cavallucci, direttore del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci (Prato): Giulia Cenci, Tony Fiorentino, Agnieszka Polska, Maya Quattropani, Lorenzo Vitturi, Virginia Zanetti; Claudio Cerritelli, critico d’arte e docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera: Federica Cogo, Christian Cremona, Carola Ducoli, Juan Eugenio Ochoa, Michele Parisi, Giuliana Storino; Elio Grazioli, critico d’arte contemporanea e di fotografia, docente di Storia dell’Arte contemporanea presso l’Università di Bergamo: Sara Benaglia, Casali+Roubini (Lorenzo Casali e Micol Roubini), Richard Loskot, Valentina Miorandi, Giovanni Oberti, Luca Resta. I trenta artisti si confrontano a suon di pittura, scultura e installazione dando vita a un’esposizione di buon livello, piacevole e immediata. Invece, desta qualche punto interrogativo la performance che ci accoglie in questa giornata di opening, in cui ragazzi e ragazzi in silenzio si guardano negli occhi, si sputano in faccia, si toccano. La mostra dura fino al 28 giugno. Se volete farvi un’idea non avete che la scelta! (Martina Corbetta)

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