Categorie: Speednews

Il Centro Nazionale di Arti Plastiche di Parigi apre le porte della sua incedibile collezione

di - 15 Settembre 2018
L’Arte Contemporanea a Parigi cambia sede e a festeggiare l’evento è il Cnap-Centre National des Arts Plastiques che, per l’occasione, apre al pubblico le porte dei suoi futuri locali, dal 14 al 16 settembre, con un centinaio di artisti e una ventina di progetti. Durante il weekend, sono previste opere in situ come Do you love me now that I can dance? (2018) di Flora Moscovici che, colorata e spaziale, ci rimanda a una pista da ballo, o come il gonfiabile che accoglie il video Ozone (1989) di Dominique Gonzalez-Foerster, o il salone di ascolto con una serie di creazioni sonore di Saâdane Afif. E ancora, le opere di Bernard Joisten, Pierre Joseph, Pierre Alferi, Marcelline Delbecq e Philippe Parreno, oltre a diciannove film, tra i quali quello di Christian Marclay e dell’italiana Claudia Triozzi. In programma anche concerti e performance, come Vionnet and Ethical Capitalism (2018) di Monster Chetwynd, e H (2012) di Alex Cecchetti, una coreografia per nudi nascosti presentata già al MAXXI di Roma nonché alla Bnf di Parigi.
Si tratta di due giorni del tutto eccezionali, poiché il Cnap non è solito esporre le opere della sua collezione, se non attraverso il prestito a musei, fondazioni, centri d’arte e gallerie. Cos’è il Cnap? Sostenere e promuovere la creazione contemporanea in tutte le sue espressioni è una delle priorità di quest’istituzione che, inoltre, gestisce il Fonds national d’art contemporain per conto dello Stato francese. Situato a La Défense, si trasferirà nel 2022 nel nuovo edificio di circa 25mila metri quadrati a Pantin, nella periferia est della capitale, uno spazio più grande dove gestire meglio le opere in deposito, migliorarne le condizioni di stoccaggio e conservazione e riunire il team. Si tratta di una delle più importanti collezioni pubbliche in Europa, che conta oltre centomila lavori acquisiti dal 1791 a oggi. Per saperne di più sulla programmazione in corso, potete dare un’occhiata qui. (Livia De Leoni)

Articoli recenti

  • Mostre

Tessere. Il delicato atto di cura nella complessità del quotidiano a L’Aquila

Fino al 10 gennaio, a L'Aquila, Spazio genesi, associazione culturale che nasce come interfaccia tra gli studenti dell’Accademia di Belle…

22 Dicembre 2025 0:02
  • Progetti e iniziative

È morto Arnulf Rainer, tra gli ultimi grandi sperimentatori dell’arte europea

È morto a 96 anni, da poco compiuti, Arnulf Rainer: maestro dell’arte austriaca ed europea della seconda metà del Novecento,…

21 Dicembre 2025 22:23
  • Fotografia

La fotografia di moda come contraddizione. Scianna e Newton a Cuneo

Due mostre al Filatoio di Caraglio e alla Castiglia di Saluzzo contrappongono il romanticismo ironico del fotoreporter siciliano alla freddezza…

21 Dicembre 2025 17:00
  • Mostre

La discontinuità come fattore di trasformazione. Le metamorfosi di Enrico David al Castello di Rivoli

Domani torno è la retrospettiva dedicata a Enrico David a cura di Marianna Vecellio. In corso fino al 22 marzo…

21 Dicembre 2025 15:08
  • Fotografia

Pordenone rilegge la fotografia d’autore in vista del 2027

La Capitale Italiana della Cultura 2027 inaugura il ciclo di mostre fotografiche dal titolo Sul leggere, celebrando Olivia Arthur, Seiichi…

21 Dicembre 2025 14:00
  • Fotografia

Other Identity #184, altre forme di identità culturali e pubbliche: Iness Rychlik

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione, nel terzo…

21 Dicembre 2025 10:30