Esce per la Leconte, piccola casa editrice romana, l’ultimo caustico romanzo di Pablo Echaurren. Si tratta del proseguo di una trilogia-parodia del sistema dell’arte contemporanea, fatta di teleimbonitori inarrestabili, galleristi avidi, critici eccentrici ed artisti singolari. Un romanzo non meno potente del precedente Delitto d’autore, uscito per i tipi della milanese Shake. Un assaggio? Eccolo: “Uno sciagurato incidente. Poveraccio, era miope come una talpa, otto diottrie aggravate da un fortissimo astigmatismo tanto che certi critici malevoli hanno sostenuto che la sua tanto sbandierata creatività non esisteva, che la deformazione che imprimeva alle sue celebri “nature contorte” degli esordi era semplice aderenza alla realtà, almeno a quella realtà che vedeva lui”. (duccio dogheria)
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Siamo Alla Frutta!!! ma che altro fa questo echaurren e come il prezzemolo!!!!
Che altro fa? dipinge, crea ceramiche, fa il grafico, disegna fumetti, scrive saggi sul futurismo e l'underground, è tra i più importanti collezionisti di testi futuristi, crea libri d'artista, cura progetti dentro le carceri, polemizza contro il sistema dell'arte... Certo può non piacere, ma in ogni caso fa veramente taaante cose, più del prezzemolo...