Macro, fine dell’era prima: dopo lo straordinario successo dell’ultimo ciclo di mostre – 13mila visitatori solo nella serata di inaugurazione del 22 gennaio -, il museo si “chiude in casa” a preparare le grandi novità attese per fine maggio, dal 27 al 30. L’anteprima – su invito e prenotazione – della nuova ala progettata da
Odile Decq, nella sede di Via Reggio Emilia, e la fiera
Roma. The Road to Conteporary Art, ospitata quest’anno negli spazi del Testaccio, Macro Future e Pelanda.
Ed anche a preparare il nuovo ciclo espostìvo, che prenderà il via il 1 giugno, passato il rocambolesco weekend dell’Art-boom romano. Dal 1 giugno al 22 agosto a Via Reggio Emilia tornerà visibile
MACROradici del Contemporaneo: A Roma, la nostra era avanguardia, a cura di Luca Massimo Barbero e Francesca Pola, mentre le nuove mostre saranno
Aaron Young, a cura di Costanza Paissan,
Jorge Peris, a cura di Francesco Stocchi,
João Louro a cura di Luca Massimo Barbero.
Interessante al secondo piano il progetto
Macrowall: Eighties are Back! di Ludovico Pratesi, dedicato agli anni ottanta, con un ciclo di incontri con dieci artisti che presentano ognuno due opere rappresentative, una storica e una recente, per documentare l’evoluzione della loro ricerca. Le opere vengono presentate su una parete con cadenza mensile, a partire dalla fine di maggio 2010 con
Alfredo Pirri. Sempre al secondo piano progetto speciale di
Jacob Hashimoto, a cura di Elena Forin, mentre al piano terra arrivarà
Luca Trevisani: Lo spazio è un giardino da coltivare, oltre all’installazione permanente di
Daniel Buren,
Danza tra triangoli e losanghe per tre colori.
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un'altra novità....e poi ci lamentiamo.........