È l’unico award dedicato agli “over 35” e senza una fissa dimora, nel senso che ogni anno cambia sede museale o espositiva per la sua mostra finale, ed è passato dal MAMbo di Bologna al Pecci di Prato, dalla Galleria d’Arte Moderna di San Marino al PAN di Napoli. E ora? Cuba. Parliamo del Premio Maretti, che ogni anno dedica un tributo ad un artista di comprovata carriera, indicato da un differente curatore, e che offre come riconoscimento l’edizione di una monografia completa e realizzata a 4 mani, in rapporto proprio tra artista e curatore.
Anche quest’anno il Premio varca i confini, e si sposta a L’Avana per la “Settimana Italiana della Cultura”: gli artisti invitati saranno ospiti a La Fábrica De Arte Cubano – FAC, ex industria di olio industriale riconvertita, ma qualcosa cambia anche per questa edizione. Cosa? Che associati agli italiani, selezionati da una giuria composta da Laura Cherubini, Eugenio Viola e Giacomo Zaza, ci saranno anche una serie di artisti cubani, scelti da Caridad Blanco, Isarael Castellanos e Jorge Fernández Torres, direttore del Centro Wilfredo Lam, con il quale il Premio ha instaurato un rapporto di cooperazione, insieme all’Ambasciata italiana.
I vincitori decretati così saranno due, ma ecco i nomi del partecipanti: per l’Italia Filippo Berta, il duo Goldschmied & Chiari, Alberto Di Fabio, Francesco Jodice, Ra Di Martino e Luigi Presicce. Per Cuba Celia González y Yunior Aguiar, Elizabeth Cerviño, Susana del Pilar Delahante, Humberto Díaz, José Fidel García,Yornel Martínez, Duniesky Martin,Reinier Nande e Grethel Rasúa. In mostra, inoltre, vi sarà anche un tributo a Gilberto Zorio.
In partner con Maretti a Cuba, inoltre, vi sarà anche il Casale del Giglio, la nota casa vitivinicola laziale che da tempo ha deciso di unire il suo nome con l’arte contemporanea, e che si mostrerà durante la settimana come una delle grandi eccellenze tricolore, che per il suo centenario ha deciso di affiancare Maretti Editore in questo particolare “incontro” culturale cubano. Dal 25 novembre al 16 dicembre la mostra, e noi vi aggiorneremo direttamente da L’Avana. Su chi scommettiamo quest’anno?