Categorie: Speednews

Non ridete: questo sgorbio è il nuovo logo ufficiale della città di Roma

di - 16 Settembre 2010

Dal cetriolo alla zuppa inglese. Ovvero, l’anno zero della comunicazione, per l’Italia. Sì, perché quello del famigerato logo “Italia” – da Exibart efficacemente ribattezzato appunto cetriolo – poteva essere un inciampo, un incidente, seppur grave: ma ora arriva una conferma, e ormai la situazione pare davvero irreparabile.
Cambia amministrazione, non cambia musica: stavolta il committente è il Comune di Roma, che per la ricerca del suo nuovo “brand caratteristico, simbolo di tradizione e di futuro”, ha indetto addirittura un concorso nazionale di idee. Oggi il responso: vincitore è risultato il progetto dell’agenzia torinese Mediapeople, per “la forza del richiamo alla tradizione classica, evidente tanto nella ricca iconografia del capitello quanto nello slancio della colonna sovrastata da una stilizzazione della leggendaria Lupa”.
La realtà ci pare tristemente diversa: un’immagine di una banalità sconcertante, che non risponde a nessunissima regola chiave della comunicazione visuale, prima su tutte la riconoscibilità, la leggibilità. Segni slegati, “pesi” squilibrati, look ben peggiore della peggiore clip art di Word, un risultato che – anche per i colori – fa pensare a una cucchiaiata di zuppa inglese…
Ora attendiamo solo una cosa: che il Comune di Roma ci dica che scherzava, e che non si sognerebbe mai di “etichettare” la Città Eterna con uno sgorbio simile…

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[exibart]

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  • uh, questa non me la perdo proprio. dunque, cara valeria, dove sarebbe la contraddizione?
    questo lo chiameremo "lapsus del fazioso": scrivi "cambia amministrazione", ed è evidente che per il fazioso vuoi intendere per forza cambia "colore" dell'amministrazione...
    ebbene, la redazione voleva invece intendere - e chiamo lo spirito di cesare marchi a testimone e notaio linguistico - cambia amministrazione, da statale a comunale...

    saluti bipartisan

  • Ci chiedevano di 'svecchiare' l'immagine di Roma, di dare a roma un carattere 'internazionale'...io qui sento solo odore di naftalina.

    Che tristezza.

  • @HM
    Caro hm come credi che io abbia iniziato? Proprio a quattro lire, in studi grafici che sembravano dei sottoscala, e con un art-director pieno di presunzione che da un lato dava direttive strettissime, dall'altro, si attribuiva anche i meriti di quei pochi voli di creatività che lasciava esprimere... il problema adesso è che rischi di fare l'apprendista tutta la vita, proprio perché quando cresci, e cambi e logicamente pretendi di più, ti sostituiscono con un altro ragazzino e vanno avanti così... tanto a loro non interessa crescere, solo sfruttare. Quindi forse sarebbe il caso anche di regolamentare questo settore, di dare stipendi più equi, in base a studi ed esperienze di lavoro, ed evitare di pagare zero chi ha esperienza... 900 euro per otto-nove-dieci ore di lavoro dal mio punto di vista sono una miseria anche per chi inizia... figurati per chi ha 15 anni di esperienza! Tanto vale lavorare da soli e accontentarsi di quel che si riesce a fare senza avere padroni sulla testa, che la maggiorparte delle volte sono tutto fumo e niente arrosto e si appropriano di idee che non hanno creato loro... Per quanto riguarda la gavetta, caro hm, la fanno tutti in qualsiasi settore... e non solo nella grafica! Però la "gavetta" DEVE avere una fine, dobbiamo dare la possibilità a chi inizia di crescere prima o poi, altrimenti è meglio dedicarsi ad altro lavoro più remunerativo... bisogna pur vivere!

  • @cristina
    in questo caso hai assolutamente ragione, ora l'intercambiabilità del lavoro nella grafica è totale, soprattutto negli studi più rinomati

  • ma... quella M che troneggia sotto il capitello, indica il livello dove è arrivata la M.... ?

  • pastarito pizzarito caput mundi.
    che orrore, e che figure di m. che facciamo sempre.
    non dovevano ispirarsi a i

  • logoroma.tumblr.com

    per favore, diffondete! Mandate mail al comune, contattate la stampa, postate sui blog, girate ai followers... sto cercando di convogliare tutti i1101 partecipanti (+ il sottoscritto) verso un ricorso collettivo. Fermiamo sta porcata colossale!

  • Andrebbe un po' ritoccato, ma non è poi così brutto... mai quanto italia.it e magic italy. e, se vogliamo guardare all'estero, mai quanto Londra 2012.

  • DA logoroma.tumblr.com

    AGGIORNAMENTO IMPORTANTE:
    A questo link http://www.bit.ly/LETTERA_APERTA è presente un .doc che contiene la lettera aperta da inviare alla Commissione. Quanti di voi hanno davvero a cuore questa faccenda sono pregati di condividere il più possibile questa lettera e pubblicarla ovunque sia opportuno (siti e blog di grafica etc). Inoltre, cosa ancor più importante, vi invito caldamente ad inviarla a questi indirizzi email

    sindaco@comune.roma.it
    luciano.caglioti@uniroma1.it
    paola.panarese@uniroma1.it
    mario.defacqz@comune.roma.it
    mariacristina.selloni@comune.roma.it
    mario.morcellini@uniroma1.it
    armando.peres@iulm.it

    Sono le caselle dei membri della commissione. Prima che qualcuno tiri fuori la storia della privacy comunico che si tratta di indirizzi resi pubblici dagli stessi titolari e facilmente reperibili online.
    Inviatela loro firmandola con il vostro nome.

    E gia che ci siete correggete gli errori di battitura che ho scritto a 200 all'ora.

    Grazie a tutti.
    Scatenate l'inferno!

    F

  • Vergogna Metrebus: stazioni chiuse a Natale!

    Roma caput mundi? Roma città aperta? Sì, forse, chissà… nei vecchi film! Sicuramente fino alle 13.00, ma dopo quell’ora - il 25 dicembre, giorno di Natale - se non era per il Papa che tiene "bottega aperta" a San Pietro e per le bancarelle di Piazza Navona, sarebbe stato proprio il caso di dire: Roma città chiusa e ultima al mondo, almeno per quanto riguarda i mezzi pubblici! Nessun cartello. Nessuna informazione. Niente di niente! Cancelli chiusi, punto e basta. All’insegna di... “arrangiatevi come meglio potete!” E’ così che alle ore 13.00 del giorno di Natale si presentavano gli accessi alle stazioni del metrò di Roma, con i cancelli sbarrati! Come a dire che il trasporto urbano non è un servizio pubblico al pari di ospedali, vigili del fuoco, polizia e carabinieri! Una grande città, una città moderna, un metropoli come Roma - che tra l’altro si appresta a chiedere la tassa di soggiorno a tutti i non residenti - non può permettersi certe figuracce! Un gruppo di turisti in giro per Via dei Fori Imperiali, mi ferma, mi fa altolà con la mano e mi chiede: señor, sino por la puerta del metro está cerrado? (scusi signore, ma perché il cancello della metro è chiuso?) Ah!…. questi turisti imbranati! Ma quale chiuso, dico io, fra me e me. Figuriamoci se… A ROMA… LA METRO E' CHIUSA!!! Mi volto verso l'ingresso della fermata e.... 'Azzo! Hanno ragione loro. È chiusa. Sbarrata. La comitiva sudamericana, mi guarda con immenso stupore. Si aspetta una risposta. Sì. Si aspetta una risposta da me, proprio da me, non da Alemanno che chissà dov’è? Non da Metrebus che ha chiuso tutto! Da me! E io…. ho dovuto chiedere scusa al posto di Alemanno e di Metrebus!

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