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Premio Moroso, ecco i trenta artisti scelti per la selezione finale

di - 30 Maggio 2010
In occasione del recente Festival di Faenza erano stati presentati i selezionatori, 10 curatori e direttori di istituzioni e fondazioni italiane ed internazionali come Lorenzo Benedetti (Art Center De Vleehal, Middelburg NL), Irene Calderoni (Sandretto Re Rebaudengo, Torino), Cecilia Canziani (1 : 1 Projects, Roma), Stefano Coletto (Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia), Anna Daneri (Fondazione Ratti, Como), Francesca Di Nardo (Dena Foundation, Paris F), Luigi Fassi (Arge Kunst Museum, Bolzano), Alessandro Rabottini (GAMeC, Bergamo), Caterina Riva ( FormContent, London UK), Alberto Salvadori (Museo Marino Marini, Firenze).
Ognuno di loro ha segnalato 3 artisti, ed ora il Premio Moroso per l’arte contemporanea – di questo si parla – annuncia l’elenco dei finalisti. Si tratta di Alterazioni Video, Paola Anziché, Ricardo Benassi, Davide Bertocchi, Rossella Biscotti, Dafne Boggeri, Ludovica Carbotta, Danilo Correale, Dario D’Aronco, Gabriele de Santis, Gianluca e Massimiliano De Serio, Marco Fedele di Catrano, Valentino Diego, Flavio Favelli, Ettore Favini, Christian Frosi, Chiara Fumai, Anna Galtarossa, Martino Gamper, Claudia Losi, Marcello Maloberti, Diego Marcon, Margherita Morgantin, Margherita Moscardini, Elena Nemkova, Moira Ricci, Matteo Rubbi, Santo Tolone, Ian Tweedy, Italo Zuffi.
Successivamente, una giuria composta da Andrea Bruciati, direttore della Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, Patrizia Moroso, e Tobias Rehberger, artista vincitore del Leone d’Oro all’ultima Biennale di Venezia, selezionerà una rosa di 10 candidati che parteciperanno alla mostra presso la Galleria di Monfalcone dal 4 dicembre 2010 al 6 febbraio 2011, presentando una selezione di opere che contraddistingue la loro ricerca e un progetto di massima studiato per il Premio Moroso.
La fase finale del Premio si svolgerà a novembre con l’ultima giuria, composta da David Adjaye, architetto, Marc Sanchez, curatore, Patricia Urquiola, designer, Carlo Bach, direttore artistico di Illy Caffè, Giulio Ridolfi art designer, che individueranno i tre artisti che vinceranno le residenze presso gli showroom Moroso a New York, Londra e Milano.

link correlati
www.galleriamonfalcone.it – www.moroso.it

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  • Mi sembra tutto corretto. Esattamente come 10 e 15 anni fĂ . Quindi immagino che resterĂ  tutto così anche fra 10 e 15 anni. Selezioni,selezioni, mostra, vincitori e residenza all'estero. Non c'è sufficiente attenzione.

  • è un pochino strano, la lista dei selezionatori è veramente buona, ne risulta pero una lista veramente un po moscia... boh...

  • attenzione al merito, alla validitĂ , alla sinceritĂ , alla bravura, all'impegno, all'innovazione, alla freschezza, la forza, la grandezza di artisti VERI che faticano a farsi conoscere perchè non hanno amicizie "che contano"

  • attenzione al merito, alla validitĂ , alla sinceritĂ , alla bravura, all'impegno, all'innovazione, alla freschezza, alla forza, alla grandezza di artisti veri... credo che i mie colleghi abbiano garantito tutto questo. Andrea Bruciati

  • caro andrea, infatti ho detto che è tutto corretto. A volte dovrebbe essere corretto solo al 90% e avere "piĂą attenzione" per un 10% divergente..come dice giustamente Piero...perchè gli artisti selezionati presentano praticamente tutti la medesima urgenza...cmq va benissimo, premio moroso...opportunitĂ  di esporre, eccetera eccetera...a quando una riflessione profonda di linguaggio? perchè anche la Moroso se vuole rimanere sul mercato in futuro dovrĂ  fare alcune riflessioni, per le quali l'arte è oggi una palestra di sperimentazione...a buon intenditor...

  • infatti non intendevo minimamente sminuire gli artisti selezionati,
    intendevo solo far presente la mia interpretazione di "non c'è sufficiente attenzione". gli artisti affermati presenti oggi sul territorio sono solo una parte di una ben più vasta realtà. Esistono personalità altrettanto valide ma vengono ingiustamente ignorate. Avendo almeno l'educazione di rifiutare apertamente i loro lavori fornendo spiegazioni, concedereste spunti di riflessione.
    Ignorare completamente vuol dire sospendere il giudizio. Ma fornisce pienamente indicazioni sulla vostra preparazione e soprattutto sul vostro rispetto del lavoro altrui.

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