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Qualcosa cresce a SetUp. Ecco le gallerie e i progetti della rinnovata fiera bolognese

di - 14 Dicembre 2017
SetUp Contemporary Art Fair torna ad animare il panorama di Bologna e, forte di cinque anni di esperienza, si presenta con una nuova veste, sotto il segno di un nuovo payoff, Art grows here, l’arte cresce qui. Per questa sesta edizione, dal 1 al 4 febbraio 2018, in concomitanza con la settimana dell’arte bolognese, la fiera diretta da Simona Gavioli e Alice Zannoni, dedicata alle gallerie che seguono il percorso degli artisti emergenti, non solo adotta una nuova veste grafica, più smart, ma ha anche cambiato sede, come avevamo anticipato, spostandosi dall’Autostazione di Piazza XX Settembre, agli spazi di Palazzo Pallavicini, dimora rinascimentale nel cuore della Bologna antica, a rimarcare il legame tra lo spirito contemporaneo della rassegna e la storia del territorio.
Gli ambienti che ospitarono la principessa Maria Carolina D’Asburgo, l’imperatore d’Austria Giuseppe II e un giovane Wolfgang Amadeus Mozart, saranno lo scenario nel quale potremo osservare le proposte dei 39 espositori – 34 gallerie d’arte, 27 italiane e 7 straniere, e 5 tra case editrici, fondazioni e altre realtà che supportano la cultura e l’arte – tra i quali Blu Gallery, Bologna, CELLAR CONTEMPORARY, Trento, FMP Photo Art, New York City, Fucina des Artistas, L’Avana, MARTINA’S GALLERY, Giussano, Paola Sosio Contemporary Art Milano, SAACI/GALLERY, Saviano, MARCA-Museo delle arti di Catanzaro.
Dopo orientamento ed equilibrio, temi delle precedenti edizioni, SetUp 2018 affronterà l’argomento dell’attesa, prendendo le mosse da una suggestiva citazione di Sant’Agostino – «Il presente del passato è la memoria, il presente del presente è la visione, il presente del futuro è l’attesa» – ed è da questi presupposti che gli espositori dovranno presentare il loro progetto, sulla base dell’intramontabile format che richiede l’interazione delle tre figure chiave del sistema dell’arte contemporanea: artista, curatore-critico, gallerista. E anche quest’anno, i galleristi sono stati invitati a presentare un progetto curatoriale di almeno un artista under 35, illustrato da un testo critico di un curatore under 35.
Confermato il comitato scientifico, composto, tra gli altri, da Silvia Evangelisti, critica, storica dell’arte e curatrice, affiancata dai collezionisti Anna e Francesco Tampieri, Elena Monti e Marco Ghigi. Nutrita la lista dei Premi, con il Premio SetUp 2018, destinato agli artisti e curatori under 35 e attribuito dal Comitato Direttivo in collaborazione con il Comitato Scientifico. Rinnovato anche il Premio Tiziano Campolmi, con l’intento di valorizzare il lavoro di un giovane artista che porti avanti la sua ricerca nell’ambito della fotografia.
Per la sezione dei progetti collaterali OFF Projects, SetUp ha invitato la curatrice Manuela Valentini, che proporrà un progetto di mostra diffusa visitabile tra gli stand delle gallerie, l’artista Hannes Egger ed i collettivi Polisonum e Panem et Circenses, che svilupperanno tre lavori site specific all’interno degli spazi di Palazzo Pallavicini.

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