Proseguirà fino al prossimo 24 gennaio 2026, presso la Galleria Lombardi, la mostra monografica “ Carla Accardi. Segni dell’anima #2”, il…
Una tecnica raffinata, una storia suggestiva e un parterre di artisti da far impallidire raccontano la fortuna della pittura su…
È morto ieri sabato 6 dicembre 2025, all’età di 73 anni, Martin Parr: il fotografo britannico conosciuto in tutto il…
L’artista argentino del mylar arriva nelle sale del Gallery Hotel Art di Firenze con nuove produzioni legate alla celebrazione e…
Mercoledì 17 dicembre 2025, dalle 17:30 alle 19:00, nella Sala Biagi di Palazzo Lombardia, sarà presentato al pubblico “Acquisizioni museali:…
Quello di Coppola resta il grande classico dell'orrore gotico, insuperabile. Ma al cinema, il regista francese tenta un nuovo remix
Visualizza commenti
il consigliere PorNo
A Trieste arriva la PippArt!!!
W il consigliere Porno!!!
Datelo al Berlusca
io credo che sia una bella foto artistica anzi incarna la realtà della sennsualità e sessualità in generale.
ogni opera è libera e non credo affatto che si debba censurare.
fate i puritani e poi ci sono pubblicità in tv peggiori di queste e magari non le censurate.
io non so se ci siete o ci fate.
credo che prima di arrivare a certe conclusioni dovete guardare le pubblicità alla televisione che i miei bambini uno di dieci e uno di sei devono vedere esempio yogourt , schiampo , ecc.. quelle non dicono niente? creme per il corpo,la famosa pubblicità che davono tempo fa su la colla che sigillava il vetro e tante altre.
allora prima censurate certe pubblicità oppure siate coerenti e lasciate gli artisti a fare gli artisti credo che ormai di politica ce ne sia anche troppa.i gossip agli artisti non interessano a noi interessa fare ciò che è giusto per noi stessi.
la foto è bella ,ecquilibrata,e non è volgare
incarna una parte di mondo che nessuno vuole affrontare a mio avviso questo è coraggio e arte.
complimenti
Andrebbe censurato per la bruttezza più che altro.
Senza contare poi la banalità dell'ammiccamento lesbo e animale. Tutti gli stereotipi più beceri che l'arte potrebbe evitare. Ma servono idee e questo qua evidentemente non le ha.
Sono l'autore del manifesto. Il tema centale dei miei lavori è la critica all'antropocentrismo quindi la critica dell'Uomo come metro universale e misura di tutto. Critica dell'Umanesimo. Il teriomorfo nei miei lavori, sposando tesi post-umanistiche, è il confronto dialogico con le altre specie. Il manifesto contestato è stato scelto dai curatori della mostra, ma doveva essere letto in un contesto progettuale assieme ad altre immagini. Nelle mie opere l'ibridazione interspecifica è protagonista sul piano sociale e culturale, le mie figure teriomorfe sono delle fotografie istantanee di vita quotidiana nelle città di un futuro prossimo. La mia è una società che, finalmente matura ed evoluta, si è riappacificata con l'alterità animale.Che ha capito e che è riconoscente al debito storico che l'uomo ha verso gli altri animali, anche dalpunto di vista culturale. Il mio è impegno etico, non mangio la carne, e valoriale frattura tra le categorie natura vs.cultura....
Massimo -
secondo me è solo una immagine pleonastica, inutile che non dimostra o denota nulla: una foto di moda degli anni 80 e neanche tanto originale.
Lo scandalo che sta suscitando è però triste per almeno due ragioni: a) pone rilevanza su un autore che non ritengo artista e che un sistema provinciale cerca di sostenere b) evidenzia ancora una volta l'arretratezza della cultura sul contemporaneo nella penisola da parte di tutta la filiera, a partire dagli amministratori.
Con tutte le immagini di donne nude, seminude, ammiccanti, provocanti, senza cervello, dal look volgare, che continuano a proporci i mezzi di comunicazione di massa non trovo quest'immagine pornografica. Piuttosto non mi pare particolarmente bella o artistica e (purtroppo) non mi suscita emozioni. Forse ha ragione l'autore: non dev'essere disgiunta dalle altre...quindi è impossibile giudicare. Interessante il suo commento più che il risultato visivo. Il concetto. E' da tempo ormai che trovo più originali i concetti rispetto all'opera in sè.
sono contrario alle censure, quindi in questo sono solidale con l'autore dell'opera ma questa storia dell'essere "contrario all'antropocentrismo" è buffa, ma andiamo, diciamolo: un bel lesbo-chic e sono (quasi) tutti contenti, uomini e donne...divertente il casting, eh?!?
Deganutti non è autore di opere di massa: le sue creature non sono consumabili. Questo costituisce un valore aggiunto che si somma a quello mirabilmente espresso da lui stesso, qua sopra. E' dunque inevitabile che sia oggetto degli strali di chi, per limite culturale o psicologico (parlerei di sessuofobia patocca) non lo comprende o sente violato un senso del pudore che è solo specchio di propri blocchi irrisolti.