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Rivoli 2, la vendetta. È Beatrice Merz ad affiancare Bellini alla direzione

di - 21 Dicembre 2009
Si risolve in tempi brevissimi il triplo giallo della direzione del Castello di Rivoli, che vi abbiamo raccontato in real-time con intervista live al presidente Giovanni Minoli.
Dunque, il Consiglio di Amministrazione è tornato a riunirsi a neanche 24 ore dalla seduta che aveva “partorito” la doppia direzione Bellini-Hoffmann, subito tramontata per il rifiuto di quest’ultimo.
E la soluzione scelta configura uno scenario che darà molto da dibattere, anziché mettere a tacere le critiche. Il nuovo Cda-lampo ha infatti scelto Beatrice Merz come condirettore da affiancare ad Andrea Bellini nella direzione del museo.
La Merz è presidente della Fondazione intitolata al padre, e questo certamente è un tema che non passerà indenne dalla sempre più vexata questione dei “conflitti di interessi” nel mondo dell’arte. Conflitto che potrebbe interessare anche l’altro direttore, Bellini, che a quanto si favoleggia punterebbe a restare con un piedino anche dentro ad Artissima, magari con un ruolo più istituzionale (una presidenza?). Il Castello di Rivoli potrebbe così contare su una direttrice proprietaria di una fondazione (seppur non più presidente) e di un direttore presidente di un evento commerciale. Una situazione piuttosto ingarbugliata in prospettiva.
La nomina di Merz ha peraltro il merito di mandare a gambe all’aria tutti gli strali che erano stati lanciati contro Bellini per il suo troppo esiguo curriculum curatorial-museale: la Merz, che ha curato mostre (non brutte, per carità) praticamente solo nella Fondazione di famiglia, ha infatti all’attivo esperienze molto, molto minori del critico romano e non può vantare grandi esperienze internazionali. Insomma, molti critici e curatori italiani staranno rimurginando tra se e se il classico “allora ce la potevo fare anche io”.
I giudizi di merito sulle persone e sulle professionalità verranno espressi sui risultati che riteniamo essere alla portata dei due professionisti prescelti, resta la macchia di nomine svoltesi all’insegna dell’ingerenza tentacolare e a tratti imbarazzante della politica, delle logiche dei pesi e contrappesi dell’ingellighenzia piemontese, dalla logica strapaesana del “ci metto i soldi quindi ci voglio mettere anche bocca” di politici peraltro a fine mandato.
Se il sonno della ragione genera mostri, la longa manus della politica nell’arte contemporanea genera coppie: dopo Beatrice-Buscaroli (by Bondi) ecco Bellini-Merz (by Oliva). Speriamo solo che a Rivoli gli esiti siano migliori che in Laguna.



[exibart]

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  • caro tonelli, forse tutto ciò accade perchè in italia la libertà di pensiero e di stampa non esiste, voi stessi non avete mai il coraggio di dire come stanno veramente le cose, quali sono i retroscena veri. buttate giù articoli che spingono al commento ma voi non vi mettete mai in gioco. e in italia se ci spinge troppo si viene esclusi, per cui vi capisco anche. nell'arte come in tanti altro mondi c'è poca meritocrazia ma ci sono anche tanti professionisti ora stanchi di questo sistema e con la voglia di prendere strade diverse e di parlare. questo "teatrino" rivolese del resto non rappresenta altro che il nostro bel paese e come si muovono le situazioni tutte ormai di sola convenienza. si giunge alla direzione di "luoghi" solo perchè figli di o amici di o parenti di, ma la vera professionalità dove bisogna cercarla? all'estero ridono di noi usando sempre la solita frase "italiani: pizza e mandolino" e inizio a pensare che non hanno torto. questi signori dell'arte credono che esista solo il loro micro mondo ma si sbagliano, esiste molto di più.
    se unissimo le forze e iniziassimo a fare dei progetti con serietà forse qualcosa potrebbe cambiare. ma purtroppo mirano tutti sempre al potere, quando l'arte dovrebbe essere tutt'altra cosa.
    grazie per la possibilità di questo spazio di confronto emi scuso se per scelta rimarrò anonimo.
    cordiali saluti

  • Caro Fornello,
    che brutti attacchi. Inutili. Dannosi. Spero ti continuerai a sviluppare il tuo programma come hais empre fatto, belle mostre, belle proposte. Coraggio di portare avanti artisti giovani come Becheri, Santarlasci, Del Vecchio etc etc. Ricordo da te belle mostre di Claude Closky, Ghirri, Yael Davids.
    Hai sempre scelto bene e sono certo anche autonomamente. Purtroppo il commento anonimo è una brutta cosa. E poi a casa tua, fai ciò che vuoi. O no?
    Buon lavoro a tutti

  • A quanto pare a Torino hanno l'abitudine di far lavorare solo le persone del posto. Altro esempio eclatante sono gli artisti invitati per realizzare le installazioni delle Luci d'Artista: quasi tutti torinesi o artisti dell'arte povera.
    Non a caso i risultati sono opere di pessima fattura e che con la luce hanno poco a che fare.
    Se si chiamano gli amici invece di esperti light artists è normale avere delle installazioni pessime.

    Tanto nessuno se ne accorge o ne parla.

  • Avete tanto rotto le scatole con la scelta di Beatrice politicizzata e adesso che è la sinistra torinese a sceglie il curatore pe Rivoli non dite nulla? La santa alleanza Oliva Merz Bellini...

  • Basta con questa polemica!! Bellini e la Merz sanno di non essere dei giganti. Hanno solo la consapevolezza che intorno a loro non ci sono ciclopi. A differenza di altri hanno almeno il coraggio di proporsi,gli altri si accontentano della loro mediocrità.

  • Gentile Signor Fornello,
    solitamente non commento le notizie, mi limito a prenderne atto e a parlarne di persona con chi è del settore. Questa volta metto i miei pensieri "in piazza" perchè mi pare che le parole siano sempre giuste, che ci siano tanti progetti, ma che nessuno li realizzi mai.

    Delle nomine di Bellini e Beatrice Merz posso dire che non sono del tutto convinta della scelta, ma do ad entrambi il beneficio del dubbio e voglio vedere che cosa combineranno prima di giudicare.

    Per quanto riguarda la sua proposta di aprire uno spazio no-profit, la informo che io, assieme a giovani ragazzi della mia età (abbiamo tutti dai 25 ai 32 anni), è da qualche mese che stiamo agendo per aprire a Bologna un'Associazione Culturale, che si chiamerà Adiacenze, che si muoverà proprio come lei ha indicato. Più o meno tutti ci occupiamo di arte e dopo averne parlato per circa un anno (e aver messo da parte un po' di soldi visto che non basta essere ricchi di animo ma bisogna avere pure un conto in banca pieno), abbiamo messo insieme le nostre riflessioni e abbiamo iniziato a fare qualcosa.
    Stanchi del nuovo andamento dell'arte, improntato tutto sulle polemiche che non hanno quasi mai una soluzione pratica, abbiamo pensato di dare spazio ai giovani o agli artisti che riteniamo validi e con le credenziali giuste; faremo mostre di cui verrà pubblicato il catalogo, presenteremo libri e ci auguriamo di riuscire a fare conferenze su argomenti inerenti all'arte, proprio come stiamo facendo qui su exibart in questo momento, ma di persona. Non abbiamo messo in piedi la solita galleria come si potrebbe pensare: non venderemo opere, ma ci autofinanzieremo con il contributo dei soci. Come lei ben sa, non bastano 10 euro al mese (a meno che non ci siano migliaia di soci) per tenere aperto un luogo simile, quindi il contributo sarà più alto, ma è dato da persone che credono di poter cambiare qualcosa, ragazzi forse ancora non disillusi dalla politica dell'arte e che ancora hanno voglia di dare il proprio contributo. Nel nostro piccolo vorremmo dare uno spiraglio di luce e far capire che molto di quello che si dice, si può fare se se ne ha la voglia e se ci si impegna un po'.
    Chiedo scusa se mi sono dilungata e non ho seguito l'argomento principale, ma volevo portare la mia esperienza personale di ragazza che lavora in una galleria (e sono davvero felice di quello che faccio), ma che vorrebbe che qualcosa cambiasse.

  • Caro Rolando sono d'accordo su molte delle cose che dici preciserei però che Bellini non ha avuto bisogno di sgomitare perchè è stato cooptato dalla redazione newyorchese di Flash Art dalla Sandretto senza neppure aspettarselo perchè la signora dopo aver manovrato per far fuori Casiraghi desiderava avere a disposizione un soggetto di bella presenza disponibile a farle assumere un pressochè totale controllo sulla pseudo fiera Artissima. Bellini si è limitato ad eseguire gli ordini eliminando tutte le gallerie non compatibili ad un certo sistema. Oliva se è poi innamorato per non ponderabili motivi.

  • Grazie Massimo

    Daniela, servono molto persone come te in Italia. Brava, se posso esserti di aiuto chiama. Sempre a disposizione.

    Buon Natale a tutti

  • fornello per cortesia, smettiamola di fare i finti puristi. la tua galleria parla da sola e se sei in qualche posto di questo sistema dell'arte lo devi solo a chi ti ha lasciato in erdità contatti e situazioni di cui ti sei appropriato. meritocrazia zero.
    evitiamo certe pagliacciate e iniziamo ad essere seri inq uesto lavoro
    grazie

  • museo d'arte contemporanea internazionale!!!con due torinesi alla guida. ad offendere i torinesi e gli italiani.
    vergognatevi.
    dimettetevi.

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