La geniale gallerista che ha portato a Napoli personaggi del calibro di Franz West e David Hammonds continua imperterrita nel suo proposito di sferzare la languida atmosfera cittadina. Con un po’ di provocazione ed un pizzico di mondanità.
Per chi è saturo di opere da museo perfette e inaccessibili come quelle di Anish Kapoor o delle còlte installazioni di Rebecca Horn (per citare i grandi eventi della è molto piacevole dare incontrare i disegni raffinati e sensuali del marchigiano Nazzareno Guglielmi allievo, all’Accademia di Brera, di Luciano Fabro.
L’artista si è cimentato, per sfida e per gioco nella difficile impresa di creare dei disegni erotici come “mot d’esprit”, vignette grottesche e satiriche che rendono il movente erotico piuttosto un’avventura della mente anziché dei sensi. Il risultato è nella “erotic line”, una linea continua che crea sulle pareti questo gioco di rimandi. Lo spazio della galleria, precedentemente situato nell’attico, è ora collocato al piano nobile, soffiti alti, uno spazio accogliente e ben arredato. Un ottima e stuzzicante cucina invogliano la conversazione e la socializzazione. Situazione che rilancia anche il difficile quartiere intorno al museo, zona impraticabile molto popolare e affascinante di Napoli che ultimamente gode di una diffusa rivalutazione.
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Come dimenticare che questa gallerista ha dato i natali a Lorenzo Scotto (che abbiamo visto di recente alla Biennale di Venice)...
VERA PLEASE,
PERCHE' NON DAI "I NATALI" PURE A ME?
Ahh... anche gli artisti inglesi da Lei...però! ognuno si tenesse gli scroti suoi