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Stefano Arienti, Hera Büyüktaşçıyan e Daniele Lombardi: ecco i nuovi artisti che ritornano alla Collezione Gori di Villa Celle

di - 20 Ottobre 2016
Un grande portale di bronzo, opera permanente di Daniele Lombardi, con le note scolpite dell’ultimo brano per violino della sua composizione Divina.com. E poi Residenza a Cascina Terrarossa di Stefano Arienti, ed Echo, dell’artista turca Hera Büyüktaşçıyan.
Sono le tre opere permanenti che rinnovano la splendida Villa Celle, di Giuliano Gori, nella campagna pistoiese. Due ritorni speciali, visto che Lombardi, nel 1992, aveva realizzato per la Fattoria L’Ora Alata e oggi Giuliano Gori ha avuto l’idea di realizzare una Porta Sonora di bronzo con scolpita una musica che può essere udita ogni qualvolta la soglia della settecentesca Cappella Gentilizia sarà aperta. Lo spartito, scritto da Lombardi nel 2004 è ispirato alle 34 lapidi, con frasi della Divina Commedia, collocate nel 1907 nei luoghi danteschi di Firenze.
Arienti, invece, ripercorre simbolicamente la mostra che a Celle aveva realizzato vent’anni fa, e con Residenza a Terrarossa “ha svolto un’ampia e articolata esplorazione del parco offrendo al visitatore, allo stesso momento, una sorta di retrospettiva, o, meglio, di rilettura del proprio lavoro, incentrata su alcune tipologie di opere da lungo tempo praticate. A Celle dopo vent’anni Arienti è tornato per rimanere, con opere che catturano la storia profonda di questo luogo”, scrive Mattia Patti.
Infine Hera Büyüktaşçıyan porta invece in uno dei luoghi più raccolti del parco, tra gli ulivi e le erbe dei prati incolti, quattordici elementi convergenti in acciaio, alti 2 metri e 50 centimetri, suddivisi in due file, a formare una specie di tunnel a cielo aperto che trae nutrimento dalla luce e dal vento. Una foresta tra la natura, come invece si intitola la personale di Fabrizio Plessi: “Foresta orizzontale”, in dialogo con Sol LeWitt, mischiando i wall paintings neri, con le “tavole” in acciaio corten utilizzato dall’artista.

Sopra: Cappella della Villa di Celle, Porta Sonora, nella foto Giuliano Gori e Daniele Lombardi
Home page: Hera Büyükaşciyan “ECHO”, acciaio. Courtesy Fattoria di Celle – Collezione Gori, foto Ambra Nepi

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