Dieci mostre personali di artisti italiani, sparpagliate tra gli alberghi di Cattolica sulla riviera adriatica, da sempre topos vacanziero e di divertimento.
Summertime -questo il titolo del ciclo, a cura di Carolina Lio- ha tre scopi: avvicinare un vasto pubblico europeo all’emergente arte italiana, spezzare la divergenza fra turismo marittimo e culturale e, infine, contestualizzare le opere al di fuori dei neutri ambienti delle gallerie.
L’artista integra il proprio lavoro in un ambiente che viene fruito ogni giorno da decine di individui. Adattandosi agli spazi non sempre facili da sfruttare, valorizzando angoli che sarebbero passati inosservati, occupando prepotentemente il centro di una vasta sala, persegue l’obiettivo di
trasformare l’hotel da luogo di passaggio distratto, a fulcro estetico e culturale.
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negli alberghi ci si tromba e non ci si fa' le mostre, se no diventiamo come politi e questo non ci piace , vero?
Vi segnalo anche la mostra di Carla Petretich, dal 22 Luglio al 20 Agosto, presso l'Hotel Flora, via Dante 126.
caro topopulce, tranquillo, continua a trombare negli alberghi. Facendovi mostre tuttavia non si diventa come politi, anche perche' lui ha fatto passare come una grande novitĂ un'iniziativa giĂ esistente da anni, prima in Inghilterra e in America e poi a Roma con RIparte (ma lui ti dirĂ che a Trevi ha fatto una cosa simile tanti, tanti anni fa...). Vuole sempre aver ragione...
CARO ACIDO SE ERO EDUCATO MI CHIAMAVO TOPOPULCE , ADIOS.........
Caro Wim non sono per niente d'accordo. Innanzitutto gli hotel sono l'unico posto dove è pensabile fare una mostra sulla riviera romagnola, non solo perchè sono custoditi, frequentati e facilmente rintracciabili (le targhe di indicazione degli hotel si trovano a ogni incrocio); ma soprattutto perchè sono veramente l'unico spazio a disposizione. Non ci sono gallerie, gli spazi comunali sono numerabili sulle dita di una mano a cui è scoppiato dentro un fucile, i locali sono perloppiù privi di pareti, apertissimi e scarsamente illuminati. Lo spazio degli hotel è quindi il più adatto. Non è tra l'altro una gran novità , e non c'è bisogno di scomodare Politi per avere esempi di esposizioni d'arte in hotel. In secondo luogo, mentre questa iniziativa ha il suo lato positivo - se non altro nelle intenzioni-, chi recensisce da sè le proprie mostre è non solo poco professionale, ma anche disgustoso e scorretto. Quindi non paragonare le due cose, non hanno il minimo contatto.
Caro topopuce, o come c***o e', nessuno ti ha detto che il maiuscolo nella netetiquette e' indice di grande maleducazione?
Tanto so gia' come mi risponderai...ciaoooooo!
Mostre in alberghi? Mah, mi pare un po' squallido, come il recensire-presentare le proprie mostre...
CARO ACIDO, IO NON MI CHIAMO TOPOPULCE MA TOPOPUCE, E NON ME NE FREGA UN CAZZO DI QUELLO CHE E' SUCCESSO PRIMA, CIAO......