Una grande mostra a Palazzo Te. E per la prima volta non solo nelle Fruttiere, ma anche nelle sale affrescate da Giulio Romano, finora rimaste drammaticamente vuote. Si annuncia come uno degli eventi di maggiore respiro e interesse la rassegna
La Forza del Bello. L’arte greca conquista l’Italia che aprirà i battenti nella città dei Gonzaga il prossimo 29 marzo: oltre cento capolavori di arte greca provenienti da collezioni e musei di tutto il mondo. Curata da Salvatore Settis, la mostra ha l’ambizione di ricostruire la fortuna dell’arte ellenica in Italia a partire dall’epoca delle colonie (VII-II secolo a.C.) per giungere, passando prima per la mediazione romana, alla riscoperta nell’età moderna. Spettacolari i pezzi esposti, dall’auriga di Mozia al cratere di Vix, dal ritratto dello Pseudo-Seneca di Ercolano allo Spinario dei Capitolini, dai frammenti del Partenone all’ormai celeberrimo Satiro di Mazara del Vallo. Molti anche gli eventi collaterali: in questi giorni un convegno a Mantova ha ripercorso la storia della presenza dell’arte greca in Italia, mentre una rassegna nei Teatri storici di Pegognaga, Castiglione delle Stiviere, Canneto sull’Oglio, Viadana e Sabbioneta ripropone – con la regia di Fabio Battistini e gli interpreti del Piccolo Teatro di Milano – cinque spettacoli ispirati al teatro greco. Ma non sembra tutto oro quello che luccica. Voci insistenti parlano di difficoltà economiche da parte del Centro Te che, a causa dei costi esorbitanti dell’evento – qualcosa come 3,5 milioni di euro, 600mila solo per gli imballi – starebbe cercando nuovi sponsor. Il “buco”, stando alla disponibilità effettiva di fondi, sarebbe di 1,8 milioni. Tutti tranquilli, però, lungo il Mincio, in attesa dei 200mila visitatori pronosticati per i 100 giorni di apertura della mostra, che frutteranno 1,5 milioni pagando i 10 euro di biglietto (intero). E gli altri 300mila? Paperoni piccoli e grandi, fatevi sotto: se sganciate dai 50 ai 100mila euro, vi aspetta la qualifica di
partner. E chi ha meno contante, diciamo dai 5 ai 10mila euro? C’è pronto il premio di consolazione:
supporter. Che in società fa sempre fino… (
e. p.)