Torna alla luce Il Martirio di S.Lorenzo, la cinquecentesca opera di Gian Battista Grassi, attualmente custodita nel Museo Diocesano di Udine in attesa di restauro.
Carlo Fulchir, l’imprenditore friulano a capo della Finmek, azienda di livello internazionale già sostenitrice di numerose iniziative culturali, ha infatti sponsorizzato l’intera opera di restauro della tela, tramite una considerevole donazione alla Pieve di S.Lorenzo, rispondendo così all’appello lanciato mesi or sono dalla parrocchia di San Lorenzo di Buia.
L’opera risale al 1558 ed è stata realizzata da Gian Battista Grassi su commissione della Pieve di S.Lorenzo e della Confraternita di S.Nicolò. Pala principale di un ciclo di tre tele dedicate al Santo, Il Martirio di S.Lorenzo era originariamente inserito in una struttura lignea più complessa, intagliata e dorata, della quale però non è rimasta traccia alcuna.
La tela presenta un significativo livello di degrado strutturale e superficiale, dovuto in particolar modo al terremoto del 1976, oltre al normale passare degli anni. L’opera di manutenzione, che verrà realizzata ad opera di Lucio Zambon (responsabile del laboratorio di restauro del Museo Diocesano di Udine), si presenta quindi piuttosto complessa e prevede saggi di pittura e di integrazione estetica, con l’intento di ottenere un risultato il più possibile fedele all’opera originale.
Monsignor Emidio Goi, parroco della cappella di S.Lorenzo, nel ringraziare Carlo Fulchir, sottolinea il rilevante significato che il restauro dell’opera assume per l’intera comunità di Buia, da tempo alla ricerca di sostegno e appoggio nella realizzazione di questo importante progetto culturale.
[exibart]
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