Location d’eccezione per una performance, il Teatro Verdi di Milano. Protagonista è H.H.Lim, artista malesiano dal 1976 naturalizzato a Roma, e dal 1990 creatore di quella realtà appassionante per il contemporaneo capitolino che è Edicola Notte. Dopo la mostra dello scorso aprile, alla Galleria Bianconi, Lim torna in territorio milanese domani e sabato, con la performance Tornare al senso costruttivo, a cura di Francesca Pasini. Di che si tratta? “Di una fulminante azione teatrale che rivolge l’attenzione artistica alla spettacolarità e alla superficialità del mondo mediatico”, si legge tra le anticipazioni, “per rivalutare un’arte che si ponga come specchio del mondo, attenta alle manifestazioni sensibili della sfera umana, ai malesseri sociali, all’emarginazione etnica e alla diversità sessuale”. Per tentare di mettere un freno al dominio “digitale” che governa la vita e le percezioni contemporanee. Ma Tornare al senso costruttivo sarà anche un esperimento per ampliare l’orizzonte dell’azione live che in questo caso diviene mostra-spettacolo da palcoscenico, allargata a una dimensione decisamente più pubblica rispetto alle possibilità offerte dalle azioni ospitate in una qualsiasi galleria, entrando in scena nell’unità spazio-temporale del teatro e del suo genius loci.
Volete sapere cosa si vedrà in scena? Per ora vi sveliamo solo che vi saranno tre video, con una serie di riprese realizzate in tre cantieri molto differenti: uno dell’Expo, uno in una fonderia dove viene realizzata una spada che sarà presente nella piéce, e in ultimo uno scavo di un trapano di dentista: tre costanti movimenti, ma sempre diversi da sé stessi, che rappresentano un tempo che non sarà più visibile una volta ultimati i lavori. Costruire, proseguire, tagliare e aprire. Anche alla contaminazione tra teatro e arti visive e performative, in quella che per il Teatro Verdi sarà una sezione del Festival Internazionale intitolata proprio “Performing Art District”.
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