Un’eternità inseguita, raccontata e sognata attraverso un percorso sviluppato su un centinaio di spazi espositivi, con il contributo di grandi fotografi e critici del settore. È proprio l’eternità il tema chiave della quarta edizione di
Fotografia Europea, rassegna internazionale curata a Reggio Emilia da Elio Grazioli. È possibile catturare con uno scatto fotografico il cuore del tempo, fino a raggiungere e sfiorare l’eternità? A questa e altre suggestive domande cercherà di rispondere il ricco programma, che prevede anche la mostra d’eccezione di oltre cinquanta scatti del filosofo e critico della società dei consumi
Jean Baudrillard. Inoltre una retrospettiva – tra le prime in Italia – in omaggio a un maestro indiscusso della fotografia europea del XX secolo, il ceco
Josef Sudek, le provocazioni neotecnologiche di
Joan Fontcuberta, semiologo e linguista oltre che fotografo,
Clear Light, tributo collettivo alla figura del Dalai Lama per ricordare i cinquant’anni di esilio dal Tibet attraverso cinquanta scatti firmati da altrettanti noti fotografi italiani. Nelle giornate inaugurali, da giovedì 30 aprile a domenica 3 maggio, la formula ormai consolidata della kermesse prevede inoltre l’intervento di autorevoli ospiti provenienti dal mondo delle arti, delle scienze e della cultura – dal germanista e critico letterario
Claudio Magris al filosofo
Remo Bodei al genetista
Edoardo Boncinelli, dal cantautore
Lucio Dalla agli scrittori
Grazia Livi, Giorgio Rimondi e
Beppe Sebaste, solo per citarne alcuni – chiamati a ragionare sull’eternità e sul tempo e a raccontarli secondo le rispettive esperienze.