Dell’intera struttura, progettata dal Benori nel 1677, l’artista isola il globo d’oro che risplende di fronte al campanile di S. Marco caricandolo di nuovo significato. La sfera sovrastante la torre diventa il supporto sul quale far pulsare un segnale luminoso intermittente di colore rosso.
La Punta della Dogana è sempre stato un luogo di grande valenza simbolica, dove con uno sguardo si riesce ad abbracciare la città, dove si incrociano le attività dell’uomo con quelle della natura. Ora come in passato vi entrano ed escono navi cariche di persone e di merci, crocevia di popoli, culture e interessi diversi.
Un intervento minimo di public art in grado di determinare una risonanza attraverso i tre elementi dell’ architettura, della storia e dello spirito del luogo.
Un minuscolo, preziosissimo, olio su rame ad opera del pittore fiammingo Jean de Saive sarà presto in vendita a Colonia.…
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una bella guerra a chi è peggio. Molto più interessante starsene a casa
più interessante la mostra personale di Alessandro Bazan che si è aperta a dieci metri, presso i Magazzini del Sale, lo scorso sabato!
ben detto frà!!
Ma avete mai visto che faceva il Morucchio in precedenza???
Delle abominevoli sculture con lame infilzate...
SAD-O-ART
... questa cosa sembra di una raffinatezza senza precedenti... per averla pensata lui.