In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 23 al 28 settembre

In Scena è la rubrica dedicata agli spettacoli dal vivo in programmazione sui palchi di tutta Italia: ecco la nostra selezione della settimana, dal 23 al 28 settembre.

Danza e teatro

Cambio della direzione artistica a MilanOltre

Il festival MILANoLTRE dopo quasi quarant’anni di visioni, corpi e domande, entra in una nuova fase con una nuova direzione artistica: Rino De Pace, fondatore e figura storica del Festival, passa il testimone a Lorenzo Conti, giovane curatore attivo sulla scena nazionale e internazionale, che ne assume la guida per il triennio 2025–2027 con un progetto inedito e un’identità completamente rinnovata. La transizione non è solo generazionale, ma anche di sguardo e mette sempre al centro il corpo attraverso la danza per “stare nel mezzo”.

Bodies-in-between 2025 > 2027 è il titolo scelto per tracciare la nuova direzione del festival. Cuore del progetto è Dans(e) l’Atelier: un insieme di “micro-residenze” che coinvolgono ogni anno tre coreografi/e in dialogo con fashion designer, sportivi e designer, finalizzate alla realizzazione e presentazione di un oggetto/installazione/performance il 12 ottobre. Tra le compagnie ospiti dal 23 settembre al 19 ottobre: Spellbound Contemporary Ballet, un focus dedicato a Jacopo Jenna, Andrea Peña, il Centre Chorégraphique National de Nancy Ballet de Lorraine, Compagnia associata a MILANoLTRE per tutto il triennio, la giovane Masako Matsushita, Compagnia Susanna Beltrami/DANCEHAUSpiù, e Cullberg, assente dalle scene milanesi dal 1994.

Il programma sul sito milanoltre.org.

A Cagliari il festival Fuorimargine

La 31ma edizione di Fuorimargine festival, del Centro di Produzione di danza e arti performative della Sardegna, diretto da Momi Falchi e Giulia Muroni, disegna un programma che riflette sulle fragilità, le marginalità e le relazioni, con prime nazionali, artisti internazionali, talenti emergenti, creazioni site-specific. In questa edizione opere che sono nate e si sono sviluppate negli anni precedenti, attraverso il lavoro svolto come Centro di Produzione, che ha offerto ospitalità e cura a compagnie e artiste nello sviluppo delle loro ricerche. In programma, tra il resto, Daniele Albanese, Diana Anselmo, Cristina Kristal Rizzo, e artiste emergenti come Kelly Ardens, Roberta Racis, Fabritia D’Intino & Agnese Banti.

Ad aprire il festival, il 27 settembre, è Moritz Ostruschnjak, con Cry Why, due danzatori, due pianoforti, due pattini inline e un pianista si muovono tra dualismi, corpi ibridi, innesti coreografici e suggestioni sonore. Il 28 la prima nazionale del nuovo lavoro di Cristina Kristal Rizzo, SentimentalStudio 1, liberamente ispirato da Il Giardino di Derek Jarman e da Il Matrimonio del cielo e dell’inferno di William Blake.

Il programma completo sul sito fuorimargine.eu.

Nel mare di tessuti della fiamminga Miet Warlop

Tra le voci più radicali e visionarie della scena performativa, l’artista fiamminga Miet Warlop fonde danza, arti visive, teatro e performance nella sua ultima produzione Inhale, Delirium, Exhale, sintesi del suo approccio coreografico capace di trasformare la scena teatrale in un quadro, dove corpi umani e sculture si fondono in un unico movimento, e ogni suono sembra provenire da un sogno surreale. Lo spettacolo (al Teatro Argentina di Roma, il 23 e 24 settembre, coproduzione Romaeuropa Festival e Fondazione Teatro di Roma) si ispira al movimento delle onde, come simbolo di cambiamento e imprevedibilità; un mare di tessuti per descrivere la forza creativa, metafora dell’immaginazione e della trasformazione.

Protagonista in scena è una matassa di oltre 6.500 metri di tessuto, seta e cashmere cuciti in grandi vele colorate che ondeggiano e si muovono insieme ai performer, creando uno spazio visivo in continua trasformazione, sul tappeto sonoro della musica elettronica del collettivo Deewee.

Pepping Tom al Festival Aperto

Cinque performer si muovono in un paesaggio onirico e sulfureo, corpi umani e non umani attraversano fenomeni fisici, astronomici e biologici, generando metamorfosi poetiche e vertiginose. Intrappolati in un labirinto temporale, i protagonisti si trasformano, si scontrano, cercano l’immortalità: ma sono all’alba o al crepuscolo della loro esistenza? Le loro “cronache” si compongono come visioni frammentate, tra creazione e rovina.

Con Chroniques, la compagnia belga Pepping Tom di Gabriela Carrizo (il 27 e 28 settembre, al Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia, per il Festival Aperto), conferma la sua visione radicale e la sua estetica iperrealista, dando vita a un’opera immaginifica che sfida i confini tra corpo, spazio e tempo. La collaborazione con gli artisti Lolo & Sosaku intensifica la potenza visiva e sensoriale di un’esperienza scenica fuori dagli schemi, unendo danza, teatro e arti visive.

Lo spettacolo prosegue la tournée italiana a Torinodanza, dal 2 al 4 ottobre; alla Triennale di Milano l’8 e 9.

Colpi di scena, sguardo nel Contemporaneo

Al via a Forlì, dal 22 al 25 settembre, Colpi di scena, Sguardo nel Contemporaneo, di Accademia Perduta/Romagna Teatri – Centro di Produzione Teatrale e ATER Fondazione: 16 spettacoli, di cui 11 tra anteprime e prime nazionali, che indagano il lavoro dell’Artista, la sessualità e l’amore, l’universo femminile, narcisismi e mitomanie, abissi, fragilità e resilienze dell’essere umano.

Gli spettacoli selezionati dalla Direzione Artistica di Claudio Casadio e Ruggero Sintoni, delineano un profilo di ciò che di più interessante sta emergendo nel panorama del teatro contemporaneo nazionale. Protagonisti del festival sono: Carrozzeria Orfeo, Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi, Cranpi con gli spettacoli di Gabriele Paolocà, Claudia Marsicano, Fabio Antonelli e di Gioia Salvatori, Masque Teatro, 369gradi, Gruppo della Creta, Les Moustaches, Agnese Fallongo e Tiziano Caputo, Manifatture Teatrali Milanesi, bestfriend_teatro di Giuseppe Tantillo e Valentina Carli, servomutoTeatro e Liberaimago, Studio Doiz, Collettivo Clochart, Stivalaccio Teatro, Lorenzo Garozzo e Massimiliano Burini.

Approfondimenti e dettagli sui siti accademiaperduta.it e ater.emr.it.

Viaggio nel Mediterraneo centrale

A place of safety. Viaggio nel Mediterraneo centrale, è l’ultimo lavoro della compagnia Kepler-452 di Enrico Baraldi e Nicola Borghesi, realizzato in collaborazione con Sea-Watch e con EMERGENCY, che racconta uno dei fenomeni più drammatici degli ultimi anni, la tratta migratoria nelle acque del Mediterraneo centrale, attraverso le voci degli stessi operatori umanitari. Gli interpreti non sono attori professionisti ma soccorritori e soccorritrici che hanno partecipato a moltissime missioni di ricerca e soccorso di migranti in mare.

In questo momento, due di loro, Miguel Duarte, fisico matematico portoghese oggi capo missione per Sea-Watch, e Flavio Catalano, ufficiale tecnico sommergibilisti della Marina Militare in pensione volontario su Life Support per EMERGENCY, si sono imbarcati sulla Global Sumud Flottilla verso Gaza, dove tenteranno di consegnare aiuti umanitari alla popolazione civile. Il loro rientro era originariamente previsto in tempo per le repliche dello spettacolo al Teatro Vascello di Roma (dal 26 al 28 settembre), ma «Ad oggi non sappiamo se due dei sei interpreti di questo spettacolo saranno presenti» dichiarano i registi e drammaturghi di Kepler.

Il teatro incontra la scienza

Per EST – Etica, Scienza e Teatro, la nuova rassegna di Teatro Scienza della Compagnia del Sole, ideata e diretta da Flavio Albanese e Marinella Anaclerio con la direzione scientifica del prof. Marco Giliberti, si apre un ciclo di spettacoli, conferenze e lezioni aperte a un pubblico curioso di tutte le età, per scoprire e approfondire i segreti dell’universo guidati da artisti, docenti ed esperti di fisica classica e quantistica, intelligenza artificiale, astrofisica, filosofia, mitologia, poesia e…magia.

A inaugurare EST, al Teatro Kismet di Bari il 25 settembre, è lo spettacolo Albert eD io, con Flavio Albanese nuova produzione della Compagnia del Sole, e il 28 L’universo è un materasso – E le stelle un lenzuolo. La rassegna proseguirà dal 7 novembre al 15 dicembre e animerà la città.

I 15 anni di ErosAntEros

La compagnia ErosAntEros di Davide Sacco e Agata Tomšič torna in scena a Ravenna, il 26 e 27 settembre, con un importante appuntamento, organizzato da POLIS Teatro Festival, in occasione dei 15 anni della compagnia, dei 30 anni dalla morte di Heiner Müller e 50 anni dalla pubblicazione di Quelli che si allontanano da Omelas di Ursula K. Le Guin: in anteprima i suoi due nuovi lavori, Materiale per Medea di Agata Tomšič, da Heiner Müller; Quelli che si allontanano da Omelas di Davide Sacco, invitando ospiti, giornalisti, operatori e collaboratori da tutta Europa.

Dopo le anteprime, il debutto del primo spettacolo, il 12 ottobre al Festival d’Autunno di Catanzaro, e il secondo, il 16-19 ottobre a Teatri di Vita di Bologna. L’articolata programmazione, è posta all’attenzione internazionale anche grazie a una nuova collaborazione con ATER Fondazione, e accompagnata da numerosi eventi collaterali, come una tavola rotonda internazionale su Müller e una tavola rotonda per celebrare l’anniversario della fondazione di ErosAntEros.

A Caracalla si danza sull’acqua

La coreografia contemporanea trova un nuovo palcoscenico e una nuova dimensione sospesa sull’acqua: è Caracalla Danza, una iniziativa della Soprintendenza Speciale di Roma con il Centro Coreografico Nazionale Aterballetto, in scena il 26, 27 e 28 settembre, in collaborazione con Romaeuropa. Per la prima edizione, sarà ospite la Gauthier Dance, che assieme ad Aterballetto presenterà i lavori – alcuni in prima nazionale o assoluta- dei coreografi contemporanei, Sharon Eyal, Marco Goecke, Angelin Preljocaj, Hofesh Shechter e una nuova creazione danzata nell’acqua di Diego Tortelli: lo sguardo metafisico di Preljocaj con Reconciliatio, la scanzonata cinetica trasmessa da Bonus track di Shechter, il potere ipnotico di Alone di Eyal e l’energia di Mostruoso Grande e l’omaggio a Pina Bausch di Goecke con Infant Spirit.

78mo Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza

Il 78mo Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, dal 25 settembre al 22 ottobre, con la direzione artistica di Ermanna Montanari e Marco Martinelli, prevede sette prime assolute su nove progetti in programma – espressione artistica e culturale del panorama italiano, di generazioni e linguaggi diversi. Alot, Roberto Latini, Salvatore Sciarrino, Marco Martinelli, Claudia Castellucci, Igort, Anagoor, Masque Teatro e Vinicio Capossela sono gli artisti che daranno voce a un programma lungo quasi un mese.

A inaugurare il Ciclo, il 25, in Basilica Palladiana, VENI, a goodbye della giovanissima formazione Alot, un collettivo teatrale composto da 13 elementi di età media 25 anni. Il progetto, uno spettacolo musicale corale con interventi grafici dal vivo in tempo reale, nasce da una ricerca sulla tradizione dei canti polifonici del Mediterraneo compiuta fra il 2022 e il 2024 in Sardegna con i Cantores del Cuncordu di Orosei, in Corsica con il gruppo Tempvs Fvgit e in Sicilia con i Lamentatori dell’Arciconfraternita di Mussomeli.

Gli anni del desiderio e del piombo

Il “comunicato numero uno” delle Br viene fatto trovare a Roma a un giornalista del Messaggero avvertito telefonicamente. In una busta arancione abbandonata sulla parte superiore di un apparecchio per fotografie formato tessera che si trova in un sottopassaggio di largo Argentina, ci sono cinque copie del comunicato e una foto Polaroid che ritrae Aldo Moro seduto sotto una bandiera con la stella a cinque punte e la scritta Brigate rosse.

Questo è quanto ci racconta il coreografo Luciano Padovani in Stella (a Vicenza, ex Chiesa di S. Maria Nova il 26 settembre; a Bologna, Teatri di Vita il 4 e 5 ottobre; a Napoli, Teatro Bellini, 11 e 12 ottobre), uno spettacolo dove le approfondite ricerche sull’argomento, il vissuto del coreografo (allora studente universitario in pieno periodo di lotte e di terrorismo) diventano materia plasmata attraverso i corpi e la voce dei due interpreti della Compagnia Naturalis Labor, Roberta Piazza e Andrea Rizzo. Con loro entriamo in un covo di brigatisti, quel covo…una scena di interno abitata e mossa da emozioni intense e momenti di grande umanità e poesia, un’atmosfera calda fatta di illusioni e proiezioni, suggerite dalla costumista Lucia Lapolla.

FLIC Festival Lanciano in Contemporanea

XI edizione di FLIC Festival Lanciano in Contemporanea promossa dall’Associazione I Cinque Sensi con la direzione di Antonella Scampoli (dal 26 settembre al 22 novembre) con 29 appuntamenti tra cui 21 spettacoli di danza, cinque di teatro e tre di musica, tra cui cinque prime nazionali. L’inaugurazione è affidata alla verve comica e pungente di Cinzia Leone con Mamma Sei Sempre nei Miei Pensieri, Spostati!.

Come da tradizione è la danza ad occupare la maggior parte del cartellone con Aterballetto con An Echo, A Wave di Philippe Kratz, ARB Dance Company con un lavoro a firma di Fernando Suels Mendoza (danzatore guest per il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch), Lost Movement con dancehALL, Fattoria Vittadini, Naturalis Labor, Equilibrio Dinamico e molti altri. Per la musica da segnalare la cantautrice indipendente romana Romina Falconi che mescola scrittura teatrale, cinema, musica e performance.

Elegie, due poli dell’esperienza umana

All’interno della rassegna di musica sinfonica Preludi d’Autunno del Teatro Fraschini di Pavia, va in scena il 24 settembre il balletto Elegie, del coreografo Oliviero Bifulco, una riflessione sul senso del tempo, un tempo sospeso tra memoria del perduto, tensione verso la rinascita e sforzo di comprensione del presente, sempre più difficile da catturare ed interpretare. Con i danzatori della compagnia Eko Dance Project, sulla musica di Čajkovskij Serenata per archi, e di Richard Strauss Metamorphosen, eseguite dall’orchestra dell’Accademia d’Archi Gian Giacomo Arrigoni, la densità dell’intento coreografico traduce in gesti la polarità formale della scrittura musicale dialogando a distanza in modo speculare.

«L’inno alla rinascita della Serenade – commenta Bifulco – sembra porsi in dialogo con la tragica profondità di Metamorphosen: due poli dell’esperienza umana, la meraviglia dell’adolescenza e il peso dell’essere adulti».

A Ostia antica Viaggio al termine della notte

Che cosa accade quando un testo interagisce con la musica? Le parole veicolano significati nel suono, la musica le restituisce nello spazio fino a quando acquisiscono valenze non scritte, capaci di risuonare oltre il tempo della frase. È da questa tensione che nasce Viaggio al termine della notte, progetto teatrale e musicale che vede protagonisti Elio Germano e Teho Teardo confrontarsi con l’opera di Louis-Ferdinand Céline, in scena a Ostia Antica Festival il 26 settembre.

Sul palco, scarno e immerso nel buio, ne emerge una scrittura sonora imprevedibile, una sorta di partitura impressionista che si fa narrazione e dà voce al pessimismo radicale di Céline: le disavventure di Bardamu, gli orrori della guerra, la disillusione sulle relazioni umane e sul destino stesso della società.