Eugenio Allegri al Teatro Fonderia Leopolda. Foto Manuela Giusto
Il 6 maggio 2022 è scomparso Eugenio Allegri. Attore, regista e formatore torinese simbolo del teatro italiano, noto per la sua magica interpretazione di “Novecento” di Alessandro Baricco, che l’ha visto in scena in oltre 700 repliche in più di 27 anni. Il 26 maggio 2023, il Teatro Fonderia Leopolda di Follonica – di cui Eugenio Allegri è stato il primo direttore artistico dal 2015 alla sua scomparsa – in collaborazione con il Comune di Follonica, l’Associazione Culturale Ateatro e l’Associazione Culturale Zaches Teatro, hanno organizzato “Lo spazio del possibile”, una giornata di ricordo per l’artista, ma anche di studio e ricerca sulle funzioni dei teatri comunali nei piccoli centri.
Infatti, per Allegri, il teatro non era solo un problema estetico: gli spazi teatrali devono svolgere prima di tutto una funzione politica, perché il teatro è lo spazio in cui si può costruire cittadinanza. Sotto la direzione di Eugenio Allegri il teatro non si è limitato a scegliere e proporre spettacoli, ma ha dialogato con l’intera città, a cominciare dalle scuole, e ha invaso lo spazio pubblico. L’attore si era infatti messo al servizio dell’intera comunità, come luogo di incontro, di confronto e di attivazione umana, culturale e civile. Una pratica artistica che nasce dunque come conseguenza di una profonda riflessione sul ruolo del teatro nella società contemporanea, e in particolare dalle funzioni di un teatro comunale.
In Italia le modalità di gestione dei teatri comunali sono assai diverse, a seconda dei territori e delle scelte delle amministrazioni: dalla gestione diretta da parte del Comune alla nomina di un direttore artistico, dall’affidamento a una compagnia (magari attraverso un bando) alle residenze.
Il 26 maggio 2023 Follonica rende quindi omaggio a Eugenio Allegri e alla sua idea di teatro, così visionaria e insieme concreta: l’aveva chiaramente delineata nel suo scritto “Riflessioni circa il ruolo presente e futuro di un teatro comunale in Italia”, reso noto grazie alla moglie Susanna Teodoro e recentemente pubblicato a cura del Teatro Fonderia Leopolda.
Un’occasione per omaggiare un grande artista e per riflettere sul ruolo del teatro nella società contemporanea, in particolare lontano dalle grandi aree metropolitane, in luoghi in cui la cultura e lo spettacolo dal vivo possono diventare motore di sviluppo civile prima ancora che economico.
Qui il programma completo, che prenderà il via già dal 25 maggio.
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