Memorial è l’evento inaugurale di We, nuovo spazio per l’arte
contemporanea nato da un’idea della curatrice Lorena Tadorni e in
collaborazione con l’Associazione Culturale Ladiesbela.
Una delle riflessioni principali dei tre lavori del SOSka
Group, coi quali
si apre la programmazione di We, risiede nel cortocircuito che nasce
dall’incontro fra l’arte del Novecento e le persone che quel campo non
conoscono. Memorial, Barter
e anche New Historia sono lavori dei giovani artisti ucraini che si pongono domande tanto
lineari quanto di difficile risoluzione: può esistere un’arte contemporanea al
di fuori del mercato? Può essere il baratto una forma di scambio attuale e
funzionale per l’arte contemporanea?
Fondato a Kharkiv nel 2005 da Mykola Ridnyi e Ganna Kriventsova (entrambe classe 1985), poi
raggiunte da Serhiy Popov (classe 1978), il SOSka Group produce opere ed eventi che
indagano la situazione della creatività artistica nell’Est post-sovietico. Gli
intenti di Francesca Solero, la prima curatrice che collabora con We, sono
chiari:
quel dialogo spontaneo e non codificato che nasce e si sviluppa tra due
registri linguistici convenzionalmente distanti. Questi artisti si avvicinano a
un pubblico (coinvolto in parte attiva del loro lavoro) spesso ignaro dei
codici visivi che contraddistinguono la ricezione delle opere contemporanee,
così come delle regole di mercato cui sono soggetti. Indagano la portata
espressiva, la capacità comunicativa e il valore di un’opera, attraverso la sua
immagine, al di fuori del contesto artistico in cui nasce e viene collocata”.
Questi concetti sono palesi nel video Barter (2007): documentazione letterale
delle reazioni degli abitanti di piccoli villaggi nella campagna di Karkhov
sollecitati dal gruppo a rispondere all’offerta di riproduzioni di opere d’arte
contemporanea. In questo modo, barattando una riproduzione di Lichtenstein con una gallina, gli artisti
portano se stessi e la loro riflessione sull’arte in luoghi remoti, lontani
dalla complessità spesso perversa del mercato e delle sue regole. È un video
delicato, pulito e privo di fronzoli, pregno della sincerità che caratterizza
l’azione sociale dei SOSka.
Nel video Memorial (2009), la riflessione sul rapporto arte/società è
più sofisticata. Lamentatrici professioniste sono retribuite affinché svolgano
la loro professione davanti a una serie di icone dell’arte contemporanea. Ciò
che vediamo è una rivisitazione della storia dell’arte del Novecento (da Duchamp a Hirst) riletta attraverso il filtro di
una teatralità dichiarata, che stimola una riflessione sul sentimentalismo e
l’assenza di comunicatività nell’arte del XX secolo.
In ultimo, il progetto New Historia (2009) è presente sotto forma di
catalogo. Si tratta della mostra realizzata al Museo d’Arti Contemporanee di
Karkhov nel 2009, durata un solo giorno perché immediatamente censurata dalla
direttrice. Come le altre due opere, quest’oggetto è testimonianza di
un’attenzione al sociale che caratterizza il SOSka Group, espletata in azioni
artistiche sistematizzate e pungenti, dense di riflessioni sullo stato e lo
statuto dell’arte ai giorni nostri.
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mostra visitata il 18 marzo 2010
dal 18 marzo al 14 maggio 2010
Soska Group –
Memorial
a cura di Francesca Solero
We
Via Maddalene, 40b (zona Piazza Sofia) – 10154 Torino
Orario: da
martedì a venerdì ore 10-18 o su appuntamento
Ingresso libero
Info: tel. +39
01119865480; info@weprojectwhat.it; www.weprojectwhat.it
[exibart]
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