Categorie: torino

fino al 18.VII.2004 | Pierre Huyghe | Rivoli (to), Castello di Rivoli

di - 20 Maggio 2004

Va detto senza alcun indugio: la personale di Pierre Huyghe (Paris 1962) è memorabile. A Rivoli era intervenuto nel 2001 nella collettiva Form Follows Fiction; quello stesso anno aveva rappresentato la Francia in Biennale, aggiudicandosi il Premio Speciale della Giuria. Nel 2002, per citare solo un paio di recenti successi, ha partecipato a Documenta X e vinto lo Hugo Boss Prize.
Comme d’habitude, al Castello ha ideato un percorso assai caratterizzato, stravolgendo gli ambienti che ospitano temporaneamente una selezione delle sue opere. La “relazionalità” del suo fare artistico – per utilizzare un concetto venuto alla ribalta grazie all’opera di Nicolas Bourriaud e splendidamente esemplificato nella mostra Le Château de Turing (2003) – si esplicita sin dalla prima sala, ove è possibile entrare solo indossando copriscarpe in plastica azzurra. Qui è installata Float (Struttura sospesa per processione) (2004), che avvolge lo spazio in un’atmosfera eterea. Procedendo con cautela, attenti a non calpestare 06.00 pm (2000), mosaico di moquette che proietta ombre di una finestra inesistente, si osserva Sleeptalking (1998), realizzato in due versioni, che mette a confronto Sleep di Andy Warhol, la voce del protagonista John Giorno e l’attuale volto di quest’ultimo.

Avvolge nel buio la grande sala che contiene quattro video. Blanche-Neige Lucie (1997) è un’intervista a Lucie Dolène, doppiatrice francese di Biancaneve e vincitrice di una causa intentata alla Disney Voice Characters. Les Grands ensembles (1994-2001, con musiche dei Pan(a)Sonic e di Cédric Pigot) mostra due palazzoni anni ’70 che dialogano mediante un codice luminoso espresso dalle finestre illuminate dai televisori. Qui sta l’esempio delle posizioni esplicitamente politiche di Huyghe, come quando ironizzò situazionisticamente sull’ossessione securitaria in Dévoler (1994), performance in cui un uomo entra in luoghi di consumo e, anziché compiere un furto, al contrario lascia per esempio un libro in libreria. No Ghost Just a Shell (1999-2003) è un progetto sviluppato con Philippe Parreno: i due hanno acquistato i diritti di un personaggio manga e ne hanno affidato la figura a 16 artisti, realizzando loro stessi due “episodi”, Two Minutes Out of Time (2000) e One Million Kingdoms (2001). Un notevole esempio di lavoro collettivo e copyleft, già avviato con Timekeeper (1999), quando Huyghe mostrò la coesistenza degli artisti sulle pareti della Secessione viennese.

Infine, L’Expédition scintillante, Act 2. Untitled – Light Show (2002), il secondo di tre atti. Apice del lavoro sui sensi e sulla loro interrelazione, sulla sinestesia. A proposito de L’Auditorium (1998), Huyghe scriveva: “È possibile entrare in un’esposizione e sentire quello che non si è ancora visto”. Qui si tratta di una “montagna senza nome la cui topografia produce una musica sincronizzata a un gioco di luci”, “Yn’esperienza psichedelica. Un arcobaleno notturno”. La musica che accompagna la resa visibile del visionario è Gymnopédies (1888) di Erik Satie, orchestrata da Claude Debussy. Conclusione poetica e sognante per fermarsi qualche manciata di minuti in un’atmosfera assolutamente avulsa dalla dromocrazia contemporanea.

articoli correlati
Intervista a Pierre Huyghe
L’evento inaugurale… rimandato

marco enrico giacomelli
mostra visitata il 19 aprile 2004


Pierre Huyghe
A cura di Carolyn Christov-Bakargiev
Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea
Piazza Mafalda di Savoia – 10098 Rivoli (Torino)
Orario: dal martedì al giovedì dalle 10 alle 17; dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 21
Ingresso: intero € 6,50; ridotto € 4,50
Info: tel. 011-9565220; info@castellodirivoli.org; www.castellodirivoli.org
Catalogo Skira – € 70


[exibart]



Visualizza commenti

  • Ann Lee non è un personaggio MANGA ma un personaggio (scartato) di un videogioco giapponese.

  • Grazie per la segnalazione, Seto. Ann Lee, mi permetto di aggiungere, in effetti è un avatar pensato per l'animazione in genere. Ed è ispirata a un personaggio dei manga, come racconta Pierre in un testo che se non ricordo male è in catalogo.

Articoli recenti

  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18
  • Arte contemporanea

Quella di Warhol non è mai la “solita zuppa”: l’eredità di un soggetto iconico

La lattina più famosa dell’arte torna protagonista: denigrata, celebrata, reinterpretata. La sua metamorfosi mostra quanto la visione di Warhol continui…

6 Dicembre 2025 9:30
  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24