Ciò che emerge nella mostra
d’inizio stagione alla Fondazione Sandretto è una geografia dell’arte
contemporanea russa che contempla una rara vivacità di quelli che – in periodi
di repressione – nel comune immaginario si ipotizzano come tempi bui. In Modernikon si legge una continuità con
la tradizione, ma in termini di rilettura concettuale, formale ed espressiva di
ciò che è stato, con piena consapevolezza della storia.
Moderno è quindi l’essere
sospesi tra oggi e ieri. E non nostalgicamente. Passando invece attraverso il
concetto di avanguardia, non più radicale, ma socialmente attenta alla
posizione che ogni singolo occupa nel contesto in cui opera. Il centro è dunque
l’opera d’arte, come dichiara Anatoly
Osmolovsky, protagonista dell’Azionismo moscovita e artista presente in Modernikon. Sua è Rot Frot Remains, una serie di sculture in bronzo che riproducono
in grande scala la forma di una sostanza malleabile stretta da un pugno chiuso.
È il vuoto interstiziale, l’assenza facilmente riconducibile al pugno chiuso
del comunismo.
Un’altra riflessione sul
fallimento ideologico è Egalité,
video di Elena Kovylina. Si tratta
di una performance in cui 11 persone di diversa condizione sociale stazionano,
in una giornata invernale, su altrettanti sgabelli di differenti altezze. I
loro capi disegnano una linea orizzontale, simbolo dell’uguaglianza
democratica, ma del tutto illusoria, poiché lo stesso diritto – dopo la caduta
dei soviet – sembra esser stato sostituito dall’omologazione di massa e dal
pensiero unico.
Dmitri Gutov, profondo conoscitore dell’arte occidentale,
traduce tridimensionalmente in ferro tre disegni di Rembrandt. A metà tra figurazione
e astrazione, ciò che è fisicamente presente è il gesto rapido della mano che
traccia su un foglio un bozzetto, sagoma metallica dai contorni sottili e
annodati che cambiano a seconda del punto di vista. Nel giovane David Ter-Oganyan, invece, è la critica
al colonialismo. Sentita come urgenza anche nella Russia post-sovietica, è qui
filtrata attraverso uno sguardo sull’occupazione europea. Le silhouette
pseudo-suprematiste che disegnano i Paesi del continente africano ricordano le
forme delle divisioni territoriali dei Paesi dell’Asia Centrale, le
ex-repubbliche socialiste assoggettate alle ambizioni imperialiste di Stalin.
Per quanto intimi, che partono
cioè da una personale risposta al contesto politico-sociale respirato, i lavori
in mostra sembrano tesi verso una monumentalità; un’idea formale che diventa
forte presenza. Così è nei corpi di Andrey
Kuzkin. Seppur giganti, i Levitation
Heroes paiono bambini soli e precocemente invecchiati, la cui la pelle –
reale stratificazione di pagnotte di pane – allude al disfacimento. L’artista,
unico eroe levitante su un’amaca sospesa durante la performance, diventa, nella
sua nudità, memento mori dell’esistenza.
articoli correlati
Anatoly
Osmolovsky alla Biennale di Mosca 2009
David
Ter-Oganyan alla Prometeo gallery
mostra visitata il 23 settembre 2010
dal 23 settembre 2010 al 27 febbraio 2011
Modernikon. Arte contemporanea dalla Russia
a cura di Francesco Bonami e Irene Calderoni
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane, 16 (Borgo San Paolo)
– 10141 Torino
Orario: da martedì a domenica
ore 12-20; giovedì ore 12-23
Ingresso: intero € 5; ridotto €
3; gratuito il giovedì ore 20-23
Catalogo disponibile
Info: tel. +39 0113797600; fax
+39 01119831601; info@fondsrr.org; www.fondsrr.org
[exibart]
Dalla guerra alle questioni relative ai diritti umani, dall'identità culturale all'industria del sesso: la prima retrospettiva italiana di Susan Meiselas,…
Fotografie di corpi scolpiti dal buio: la poetica visiva raffinata, misteriosa e al di là del tempo di Paolo Mussat…
Presso la sede di ANICA, a Roma, è stata presentata la settima edizione di VIDEOCITTÀ, il Festival Internazionale della Visione…
A Palazzo Ducale di Genova abbiamo provato la nostalgia in tutte le sue sfumature. E senza spoilerarvi nulla, mettiamo subito…
Al Labirinto della Masone di Fontanellato ha aperto Ephemera il bel bazar, uno store dedicato al design e all’artigianato contemporaneo:…
La collezione di arte astratta e informale italiana di Intesa Sanpaolo in mostra al Museo dell’Antiquariato di Arezzo, in un…