I Cretti di Burri, le costruzioni cromatiche di Mondrian, le superfici bidimensionali dal rigore minimalista di Newman. Ma non si trattava di una personale del grande fotografo Franco Fontana (Modena, 1933)? Certo, anche se i riferimenti alla storia dell’arte recente non possono fare a meno di bussare prepotentemente alla porta della coscienza davanti alla visione di questi scatti inediti. Che riescono a condensare, in meno di venti istantanee, il senso di incessante ricerca alla quale si deve votare qualsiasi cacciatore di immagini in nome di una presunta perfezione.
“Queste fotografie sono tratte dai taccuini di appunti visivi nei quali sono raccolti i miei esercizi quotidiani, spiega l’artista. “Fra queste immagini ho scelto quelle che hanno la freschezza delle cose allo stato nascente e che potevano rappresentare nuove direzioni di ricerca o l’evoluzione di serie precedenti”. Un inseguimento solo in apparenza risolto rapidamente, come potrebbe suggerire la dinamica dell’abbozzo fugace, della presa diretta istintiva senza limature successive, della ruvida immediatezza. In realtà misuratamente lento, dove l’amore per la composizione studiata in termini di astrazione geometrica, “di messa in scena del reale”, ha il sopravvento. Anche in questa selezione fotografica inedita, tratta per l’occasione dall’archivio di Fontana, dando luogo ad un percorso disciplinatamente strutturato tra due serie ascrivibili al tema della città -europea (Torino, Trapani, Parigi, Barcellona) e americana (Chicago, New York, Houston, Los Angeles)-, realizzate negli ultimi vent’anni.
Da una parte gli Asfalti, indagati fino a coglierne la più piccola rugosità formale, la grezza evidenza materica, la curiosa geometria delle strisce pedonali e di altri segni della quotidianità stradale. Dall’altra i Paesaggi urbani, continuandone un’analisi avviata a partire dal 1979 quando visita, per la prima volta, gli Stati Uniti d’America, risultano quasi sempre ridotti a piatte campiture sature di colore, a giustapposte cromìe luminosamente scolpite dalla felice combinazione delle sue inquadrature. Nella perfetta sintesi di tutti quegli elementi cari solitamente all’occhio di un pittore che, nel vocabolario del fotografo Fontana, si identifica col ritmo compositivo.
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Sito ufficiale Franco Fontana
claudia giraud
mostra visitata il 20 settembre 2006
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