Categorie: torino

fino al 29.VII.2006 | Boris Mikhailov – Intermezzo | Torino, Guido Costa Projects

di - 16 Giugno 2006

Si stava meglio quando si stava peggio. Può darsi. Ma, anche se così fosse, nulla di tutto questo sembrerebbe trapelare dagli inediti scatti arrugginiti del fotografo ucraino Boris Mikhailov (Kharkov, 1938). Un cronista, per immagini, dell’intera storia recente dell’Ucraina, sovietica e post-sovietica. Puntualmente registrata nel corso dei suoi rivolgimenti politici -socialismo reale, glasnost, perestrojka– da altrettante serie fotografiche che vanno da quella “rossa” (Red, 1968-75), alla “brown” (On the Ground, 1991) e infine alla “blu” (At Dusk, 1993). Ora, in questo nuovo ciclo visivo “rosa” e realizzato nell’estate del 2002 -quindi ben prima della rivoluzione “arancione” guidata dai filoccidentali Viktor Yushchenko e Yulia Timoshenko nel novembre 2004- Mikhailov punta l’obiettivo su alcuni scampoli di vita balneare in Crimea, mèta preferita per le vacanze di tanti russi e ucraini. Individuando l’ennesimo nucleo tematico della propria indagine sociale nel desiderio di svago, del tutto legittimo, di un popolo economicamente in transito. Moralmente in vacanza da una vita, o più precisamente, sospeso in un limbo di attese e rimpianti, ormai da troppo tempo. Cristallizzato in un Intermezzo molto poco lirico o, per usare il termine coniato dallo scrittore bosniaco Predrag Matvejevic sulle pagine de La Stampa di Torino, in una sorta di “democratura”. Una parola ibrida “per definire lo statuto di quei Paesi che penosamente si stavano liberando del giogo di un regime totalitario e di un’ideologia deviata”.

Ma senza riuscire a smarcarsi mai del tutto, in bilico perenne tra vecchie forme di repressione da nomenclatura sovietica e timide aperture democratiche. Ed è proprio questa condizione di stasi indolente a costituire il soggetto principale della mostra da Guido Costa. Attraverso sequenze di dittici in formato “panoramico”, Mikhailov ritrae l’umanità disincantata e dimessa della nuova borghesia russa. Colta nei suoi aspetti di tranquilla banalità e di tipica vita da spiaggia, ma che il colore rosa utilizzato in fase di stampa ha il potere di elevare repentinamente. Nobilitandone di fatto il degrado circostante e, nello stesso tempo, fossilizzandone ogni sentimento. Di trasparenza e ricostruzione.

claudia giraud
mostra visitata il 5 giugno 2006


Boris Mikhailov – Intermezzo
Torino, Guido Costa Projects, via Mazzini 24 (zona Stazione Porta Nuova)
Orari di visita: da lunedì a sabato 11,00-13,00; 15,00-19,00
Ingresso libero – Per informazioni: tel: 011/8154113; fax: 011/8158004; www.guidocostaprojects.com


[exibart]

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

World Leader Pretend: Alex Da Corte in mostra da Gió Marconi

Alex Da Corte torna a Milano con una nuova irriverente rassegna di opere, tra dipinti, sculture e installazioni. È la…

28 Aprile 2024 21:19
  • Arte contemporanea

La quercia della memoria: l’omaggio di Casa Sponge all’artista scomparso Massimo Uberti

A quasi un mese dalla morte di Massimo Uberti, il fondatore di Casa Sponge Giovanni Gaggia lo omaggia con un…

28 Aprile 2024 20:36
  • Arte contemporanea

Qual è il potere reale dell’immaginazione? La risposta collettiva del MACTE di Termoli

Fino al primo giugno, Ersilia. Praticare l’altrove è il racconto corale al MACTE Termoli che reinterpreta la città tra folklore,…

28 Aprile 2024 19:09
  • Progetti e iniziative

Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere: la nuova illy Art Collection dedicata a Biennale Arte 2024

Il sodalizio con l’Esposizione Internazionale d’Arte si riconferma anche in occasione della 60. edizione arricchendosi di una illy Art Collection…

28 Aprile 2024 10:00
  • Teatro

Harold Pinter, la parola di accusa: Lino Musella al San Ferdinando di Napoli

Lino Musella lega tre brevi pièce del grande drammaturgo Harold Pinter sul filo della potenza della parola, tra questioni razziali…

28 Aprile 2024 8:10
  • Fotografia

Fotografia Europea riflette sulla natura, (che) ama nascondersi

La XIX edizione di Fotografia Europea, in programma a Reggio Emilia fino al 9 giugno, ci conduce a riflettere su…

28 Aprile 2024 0:02