Categorie: torino

fino al 9.I.2011 | Private Garden | Torino, Pav

di - 3 Dicembre 2010
Una collettiva che riflette sul
tema del giardino, declinandone la percezione con modalità inconsuete,
alternando una visione più ampia di un intorno-paesaggio a quella più intima di
spazio recintato e personale.

Particolarmente interessante
l’installazione sonora progettata per la corte poligonale del parco da Arnaud Hollard e Juliana Mori: un’opera
invisibile, che propone un continuo intersecarsi di suoni registrati nel
presente sul territorio intorno al Pav o provenienti dal passato, reperiti da
memorabili film per rappresentare la storia operaia del luogo, intessuti dai
rumori documentati presso le officine di riparazione di Trenitalia di un
deposito della zona, regalano un’emozionante viaggio alla riscoperta delle voci
di chi ha calpestato quelle strade, mutate nel tempo insieme al tessuto
urbanistico della città. Posti al centro della corte, sorgono sensazioni legate
all’immaginario personale e ci si immerge nel tentativo di ricomporre forme non
disponibili e per questo ancora più affascinanti.


Di Dacia Manto si
sottolinea il buon risultato ottenuto nel video Planiziaria, che si concentra sul paesaggio
lungo il delta del Po, mentre deludono le opere esposte nel vasto locale
d’ingresso. Si osserva abbastanza sconcertati Urania, l’improbabile giardino di
Maria Sybilla Merian: ciò che il curatore definisce una sorta di
telaio rampicante si riduce a un affastellamento scomposto di carte ritagliate
sul pavimento. L’artista ricalca le figure di un testo del Settecento nel quale
la naturalista Merian ha catalogato gli insetti del Suriname e li mescola con
altre specie, pensando di suggerire un nuovo fragile ecosistema. In realtà riduce
l’ordine nel nulla, e il nulla emerge da questo lavoro. La stessa sensazione di
fastidiosa precarietà trasmette l’opera Anarchitecture, dove aculei di
istrice vengono disposti a formulare cenni di costruzione come in un qualche
gioco senza contesto e senza un valido ancoraggio concettuale.

Sempre nella luminosa serra,
invece, Alessandro Quaranta appare più incisivo e poetico. Alcune foto
testimoniano un suo intervento in un cantiere urbano, dove una montagna di
sedimenti viene trasformata in una vetta innevata, mentre in un video a
telecamera fissa si assiste ai mutamenti di un’area occupata da un campo rom
che lentamente scompare al mutare delle stagioni.


Nella project room del museo, Nicola Toffolini installa una
serie di grandi pannelli dal sibillino titolo Perché essere arresi non
significa essere vinti. S
i tratta di armoniosi e meticolosi disegni a
china, che inquadrano nel vuoto di uno spazio bianco rigogliose zolle di terra
volanti con elementi vegetali sormontate da banderuole, le quali segnano il
vento che soffia in direzioni opposte e molteplici. Nel complesso, un’opera che
obbliga l’osservatore a porsi alcuni interrogativi e che trasmette un desiderio
di riflessione distante dai precedenti lavori dell’artista e che ne avvalora la
ricerca.

articoli correlati

Toffolini con Geatti
a Napoli

Quaranta con Zeneli
da Martano a Torino

Dacia Manto a Prato

barbara reale

mostra visitata il 17 novembre
2010


dal 29 ottobre al 31
dicembre 2010

Private Garden

a cura di Claudio Cravero

PAV – Parco d’Arte Vivente

Via Giordano Bruno, 31 (zona Filadelfia) – 10134 Torino

Orario: da mercoledì a venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19

Ingresso: intero € 3; ridotto € 2

Info: tel. +39 0113182235; info@parcoartevivente.it;
www.parcoartevivente.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Pensare come una montagna: il progetto biennale, diffuso e partecipato di GAMeC

La performance di Mercedes Azpilicueta a Brembate, i lavori di Chiara Gambirasio a Castione della Presolana, l'installazione di Sonia Boyce…

19 Maggio 2024 0:02
  • Mercato

Last chance to bid: tornano le aste di Sotheby’s e Christie’s Italia

Dopo le grandi vendite newyorkesi, le majors si sfidano a colpi di arte moderna e contemporanea sul territorio italiano. Lucio…

18 Maggio 2024 16:38
  • Fumetti e illustrazione

Perdersi nel labirinto di Marc-Antoine Mathieu, alla Galleria HDE di Napoli

A Napoli, la HDE, galleria punto di riferimento per le arti grafiche e del fumetto, riparte con una nuova sede…

18 Maggio 2024 14:25
  • Fotografia

Fotografia e dintorni, cosa vedere a Torino #6: da Vanchiglia a Guarene

Torino a tutta fotografia con il festival Exposed, gli appuntamenti del fine settimana con le mappe di Untitled Association: Cripta747,…

18 Maggio 2024 13:20
  • Eventi

Muoversi è il tema del Rocksophia 2024 di Civitanova Marche

Dal 25 al 28 luglio 2024 si svolgerà la quarta edizione di Rocksophia, che si terrà a Civitanova Marche negli…

18 Maggio 2024 12:00
  • Progetti e iniziative

Fotografie di Matrimoni, storie di migrazioni: la mostra da Flashback Habitat, Torino

Storie di Matrimoni, ritratti dell’immigrazione in Barriera di Milano a Torino: da Flashback Habitat, un progetto espositivo che parla di…

18 Maggio 2024 11:20