Categorie: toscana

fino al 10.I.2010 | Robert Mapplethorpe | Firenze, Galleria dell’Accademia

di - 14 Luglio 2009
Lo scrigno di una bellezza considerata universale: ai lati del corridoio, il sofferto destino umano dei Prigioni, sgrezzati a fatica dalla pietra, più avanti il colossale David dallo sguardo intenso e dalle enormi mani. La fiorentina Galleria dell’Accademia custodisce alcuni tra i maggiori capolavori dell’arte occidentale, quindi detiene una primaria responsabilità culturale. Purtroppo, a questi due fattori non è corrisposta nel tempo un’idonea qualità d’allestimento: a esclusione della Galleria e della Tribuna, nei restanti spazi si ravvisa la necessità di una migliore disposizione delle opere, mentre l’illuminazione artificiale non risulta in alcun caso soddisfacente.
Discorso molto più complesso e delicato – ma qui inerente – è quanto riguarda la generale ri-qualificazione dell’istituzione museo; tornano alla mente le riflessioni che Francis Haskell sviluppava a partire dalla storia degli Uffizi. Ciò che si può azzardare, nell’intricato coacervo di valutazioni e proposte, è che ogni modalità risolutiva dovrebbe considerare la necessità di un dialogo fattivo tra epoche diverse. Appunto come sta avvenendo con La Perfezione nella Forma, coraggiosa ipotesi relazionale fra arte del passato e del presente.
Un’esposizione, questa, che trae forza dalla particolare esigenza che nel tempo ha accomunato tanti artisti e che, nello specifico, avvicina Michelangelo a Robert Mapplethorpe (New York, 1946 – Boston, 1989): l’assolutezza formale, il valore che consente la definizione della classicità.
Secoli di distanza colmati da un percorso in cinque sezioni, attraverso un’appropriata curatela e un rigoroso impianto scientifico. Vi si trovano, oltre i più semplici accostamenti – l’accentuata muscolatura maschile, la culturista Lisa Lyon simile a un’amazzone michelangiolesca – aspetti imprevisti: ad esempio lo schizzo per il Giudizio Universale datato 1534, che prova una condivisa poetica del frammento, la volontà del fotografo di relazionare la carne al marmo attraverso pose scultoree e accentuate costruzioni chiaroscurali, l’impostazione geometrica negli scatti di uno e nei disegni d’ingegneria militare dell’altro.
Il percorso quindi rivela un’analiticità consistente, che certo ha saputo giovarsi dell’ausilio della Mapplethorpe Foundation e dei consigli di Patti Smith (amica intima di Mapplethorpe). Appunto la maturità del progetto, che nell’accostamento delle due personalità ha dimostrato coraggio, rende inspiegabile un’evidente mancanza: la mostra non osa alcun riferimento alla produzione omoerotica, sadomaso, fetish di Mapplethorpe. Lecito? No, inaccettabile classificare quelle fotografie come un genere minore o come un errore entro un più vasto cammino di redenzione.

La sfida sarebbe stata grandiosa, e di conseguenza il risultato, se si fosse dimostrata la coerenza formale anche del vario repertorio di membri maschili. Un vero peccato, considerando che non sarebbe mancato neppure il collegamento: i nudi della Cappella Sistina, giudicati scabrosi dall’Inquisizione, e il modesto Daniele da Volterra destinato a passare alla storia per aver ricoperto, a colpi di braghe, pudenda ovunque esibite.
Viene allora da pensare: che sia un classico occidentale anche il tabù?

articoli correlati
Mapplethorpe a Torino

matteo innocenti
mostra visitata il 17 giugno 2009


dal 25 maggio 2009 al 10 gennaio 2010
Robert Mapplethorpe – La perfezione nella forma
a cura di Franca Falletti e Jonathan Nelson
Galleria dell’Accademia
Via Ricasoli, 58-60 – 50122 Firenze
Orario: da martedì a domenica ore 8.15-18.50
Ingresso: intero € 10; ridotto € 5
Catalogo € 35
Info: tel. +39 0552654321; galleriaaccademia@polomuseale.firenze.it; www.unannoadarte.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18
  • Arte contemporanea

Quella di Warhol non è mai la “solita zuppa”: l’eredità di un soggetto iconico

La lattina più famosa dell’arte torna protagonista: denigrata, celebrata, reinterpretata. La sua metamorfosi mostra quanto la visione di Warhol continui…

6 Dicembre 2025 9:30
  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02