Categorie: toscana

fino al 12.VII.2007 | Tomaino. Italo’s house. | Siena, Biale Cerruti Gallery

di - 9 Luglio 2007

Giuliano Tomaino (1945) dedica la sua personale alla Galleria Biale Cerruti di Siena ad uno dei soggetti più noti e ricorrenti della sua arte: il cavallo. Quest’ultimo è per l’artista ligure un simbolo di immediata comprensione universale: è una delle prime figure tracciate dagli uomini primitivi nelle caverne ed è un animale che fin dall’antichità ha avuto un rapporto stretto con l’uomo, accompagnandolo nella sua evoluzione. I cavalli hanno trainato i carri, hanno svolto lavori di fatica, hanno portato sulle loro selle condottieri e soldati alla conquista del mondo, hanno permesso all’uomo di spostarsi e di conoscere i vari luoghi della terra. Al di là di queste visioni pragmatiche, il cavallo è comunque anche un simbolo dell’infanzia, dell’innocenza, della fantasia, del gioco.
Tomaino nei suoi lavori ha sempre affrontato questo soggetto con estrema poesia e delicatezza, senza tuttavia restare estraneo alla voglia di sperimentazione. Il cavallo è una figura che si presta ad essere stilizzata, che si può tracciare con una sola linea senza mai staccare la penna dal foglio e si presta quindi ad essere declinata in molteplici versioni. Può trasformarsi in sottile lamina di ferro, diventare una scultura di biglie, oppure appiattirsi nella bidimensionalità di un dipinto o di un disegno. Comunque sia, è un soggetto così prossimo alla condizione umana, che Tomaino spesso e volentieri si diverte a dargli dei nomi da uomo, come Italo.
Parlando di Siena e del Palio Giuliano Tomaino scopre l’esistenza di diciassette stalle, una per contrada, che prendono il nome di “casa del cavallo” dove, nelle notti antecedenti la corsa in Piazza del Campo, il cavallo viene nutrito, accudito e custodito come un oggetto prezioso. Dopo aver visitato una di queste case e dopo aver percepito con quanto amore e rispetto si parla di cavallo a Siena l’artista ligure decide di trovare una casa al suo Italo, un rifugio intimo.

Il tema della casa viene proposto in svariate versioni, con materiali e colori diversi. Ci sono casette nere o rosse tracciate come schizzi sulla tela o sulla carta, ma anche casette fatte con il cartone per gli imballaggi sospese al soffitto con del filo da lenza e casette di legno contenute in una scatola in metallo a forma di cuore.
Quella di Tomaino è un’arte fatta che assimila e rielabora dentro di sé poche ma ben precise influenze. Dalla pittura di Burri, per il continuo uso di colori come il rosso, il bianco e il nero e per l’uso di materiali grezzi e ruvidi come i catrami, a quella di Fontana per la gestualità, fino ad arrivare al nuovo realismo per l’uso di materiali poveri. Per le sue opere Tomaino usa la carta vecchia, macchiata, consunta dal tempo, non perfetta, ma proprio per questo ricca di storia e di emozioni pronte da essere trasmesse al pubblico. Adopera il legno vecchio, trattato e riassemblato, carta vetrata, cartone e ferro. Tutti questi materiali non sono appositamente cercati, ma incontrati nella propria vita quotidiana. Hanno una loro storia, un loro valore, ma sono pronti a cambiare la propria destinazione d’uso se riescono a stimolare in Tomaino un’idea creativa ben precisa. I materiali più semplici riescono a dar vita a tante forme diverse, con le quali è possibile suggerire una serie di idee e di emozioni.
Ma non si pensi che siano materiali puliti e perfetti, anzi spesso, proprio perché facenti parte della vita quotidiana del passato, appaiono bistrattati, sporchi, consunti e bruciacchiati. Il pensiero si fa libera espressione, ogni cosa provoca un ricordo, ogni opera è intrisa di profonda poesia, apparentemente semplice ed immediato ma recante in sé un’infinita serie di significati e rimandi.

sara paradisi
mostra visitata il 21 giugno 2007


dal 21 giugno al 12 luglio 2007
Giuliano Tomaino – Italo’s house – la casa di Italo
Biale Cerruti Art Gallery, Via di Città, 111 Siena
orario: 10,30 – 12,30/ 15,00 – 19,30
tel. 0577/223793 – www.bialecerrutiarte.it
info@bialecerrutiarte.it


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