Le inelencabili creazioni del fashion style accompagnano ormai quasi ogni agire quotidiano dell’uomo contemporaneo. Non solo abbigliamento del corpo, ma delle gestualità e delle ritualità più effimere. Scarpe, cinture, occhiali, ombrelli, borse, cravatte, guanti, cappelli: se il rinnovato pudore del cliente rinnega l’aura da status symbol d’epoca reganiana, lascia spazio però alla ricerca meditata di un dettaglio, di un particolare in grado di descrivere e definire il proprio personalissimo stile. Così oggetti di culto, entrati ormai nell’immaginario collettivo, e segno distintivo dei personaggi dello star system di ieri e di oggi, si dispiegano senza soluzione di continuità sotto ai nostri occhi ripercorrendo la storia del costume, e non solo. E se i centri commerciali assomigliano sempre più a veri e propri parchi del divertimentificio collettivo, l’esposizione diventa allora occasione ludica: 14 sezioni-installazioni che, esorcizzata una volta per tutte l’austerità di certi allestimenti pseudo-museali, risvegliano il bambino che è in ognuno di noi. Lo prendono per mano, lo accompagnano in un’insolita gita al luna park. Questo vero e proprio alfabeto del complemento d’abbigliamento, a firma del sistema moda di oggi e di ieri, è ideato da Franca Sozzani, direttore della testata Vogue, con allestimento di Italo Rota e l’art direction grafica di Luca Stoppini. Inizio della mostra-spettacolo, Sipario: introduzione al tema in forma di cartoon disneyano. Tappa successiva: Letters of power, ovvero, il potere onnipresente del logo: i marchi di dodici prestigiose maison alle prese con pinne, maschere da sub, teli da spiaggia, sci, caschi, bocce, sacchi a pelo, guinzagli, monopattini, biciclette e tappezzeria. Segue Trend setters, candide borse griffate scorrono sotto i raggi indagatori di un metal detector. Poi, inatteso, un bizzaro scroscio di pioggia: è l’installazione Rain in the Wonderland, ombrelli e scarpe femminili alle prese con le intemperie. Pochi metri più avanti, torna il bel tempo: nel cicaleccio di un campo di grano spuntano fuori, anziché papaveri, coloratissimi guanti.
Link correlati
www.pittimmagine.com
Maurizio Rossi
Fino al 30 giugno, nella sede dell’Ex Ospedale di San Rocco, Musei nazionali di Matera, dodici artisti contemporanei, attivi dagli…
La galleria milanese ospita nei suoi spazi la mostra Meccanica, in cui la ripetizione, intesa come intervento, ma anche gesto…
A Milano, Piero Percoco, alias therainbow_is_underestimated, espone la sua quotidianità in una mostra nel quartiere Bicocca. Arcobaleni, turismo e tutte…
Fine dei giochi per la super fiera di Basilea. Ecco com'è andata l'edizione di quest'anno, dalle maxi vendite all'affluenza di…
L'Estetista Cinica organizza un party con sfilata e cena alla Biblioteca Nazionale Braidense e sui Social scoppia la polemica per…
Riflessioni precarie e tutt’altro che educate su vita e morte, prendendo spunto da Hieronymus Bosch: Jurij Ferrini porta in scena…
Visualizza commenti
Scusate ma chi è questo signore? un incrocio tra Noam Chomsky e Micha Klein ?
ieri ho visto la mostra, ma devo dire che la cosa più bella è (sigh!) questa recensione sopra! nel complesso l'allestimento come scrivete è divertente, mi piacerebbe portarci Noam Klein!!!
Che spasso sta' recensione!