Categorie: toscana

fino al 16.V.2010 | Herbert Murrie | Siena, Magazzini del Sale

di - 6 Maggio 2010

Action painting ed Espressionismo astratto sono
quanto di più distante dalle oculate strategie di marketing che presiedono il
segno grafico e il packaging dei prodotti protagonisti del consumo di massa.
Eppure, la mano che prontamente e istintivamente fa esplodere bombe chimiche di
smalti alchidici su tele e tavole di legno è la stessa che, per quarant’anni,
ha siglato loghi e confezioni di grande successo nel panorama del graphic
design commerciale internazionale.

Herbert Murrie (Chicago, 1936; vive a Chicago e
in provincia di Siena) è stato infatti il fondatore
nel 1965 della Murrie
White Design, agenzia scelta da colossi come Bayer, Procter &
Gamble e General Motors per progettare campagne pubblicitarie e marchi che
continuano sapientemente a costellare il nostro immaginario mediatico. Nel
1988, la scelta di diventare art director del proprio mercato interiore,
scegliendo di promuovere il lancio di una merce rara: la fiducia nella vita. “Combatto
strenuamente il senso di vuoto che abita in me, il terrore sordo di perdere le
persone a me care. Le mio opere nascono dalla volontà di far trionfare la le
emozioni e le energie positive dell’esistenza
”, ha
spiegato in occasione dell’inaugurazione di questa sua prima esposizione in
Italia.


Parte del bottino di guerra della faticosa lotta
contro l’horror vacui
è infatti esposta nei suggestivi ambienti sotterranei del
Palazzo Pubblico senese, là dove un tempo si stoccava il sale. Il crepuscolo
color mattone di locali interamente rivestiti in cotto toscano non prelude alla
notte, ma risuona delle luminose e vibranti promesse di felicità di chi, nella
sua casa-studio nella campagna delle Crete Senesi, lascia che i colori più
innaturali e sintetici si incontrino.

La pittura d’azione non consente esitazioni:
soltanto il senno di poi suggerisce
, non senza ironia, di intitolare il
risultato Night Time, Day Time, Anytime You Want (2007).
Oppure, come di fronte a inedite macchie di Rorschach, si
sceglie di attribuire valore di psichedelica natura morta a Blueberry,
Apple, Cherry, Pumpkin and Plum
(2009).
Tuttavia, l’ottimismo perseguito e dichiarato non diventa mai forma edulcorata, rassicurante
etichetta sullo scaffale. Il mestiere di saper scientemente dar vita a immagini
univoche del benessere è rimasto oltreoceano
, insieme alle persuasioni
più o meno occulte del marketing “creativo”. Nell’agire subitaneo
di forme e colori non c’è spazio per censura
e strategia,
l’istantaneità dei gesti tradisce la complessità delle emozioni: impossibile
individuare alle pareti un’opera che metta al riparo il nostro sguardo dalla
dialettica. Non c’è incontro/scontro di sensazioni che veda capitolare
definitivamente l’inquietudine e solarizzi ogni zona d’ombra.


L’aggressione tesa nei vibranti Senza titolo
non induce mai alla
completa ritirata del nemico, perché tradita dalle mosse imprevedibili del caso
e dall’avanzare carponi di
eserciti interiori che si volevano rimossi. E anche quando il
titolo suggerisce pittoresche visioni campestri (Yellow Fields Twisted Oak
, 2009), nell’aggrovigliarsi di iridescenti umori liquidi e dinamiche
inattese, la vittoria finale non può essere proclamata.

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Non solo Pollock

maurizio rossi
mostra visitata il 24 aprile 2010


dal 24 aprile al 16
maggio 2010
Herbert Murrie
Magazzini del Sale
– Palazzo Pubblico
Il Campo, 1 – 53100 Siena
Orario: tutti i giorni ore 10-18
Ingresso libero
Catalogo
CreaAdv
Info: tel. +39 0577292226;
museocivico@comune.siena.it

[exibart]


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  • Ammetto la mia ignoranza.
    Non lo conoscevo.
    L'articolo mi ha stimolato una piccola ricerca.
    Mi sembra potentissimo!
    grazie

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