Categorie: toscana

fino al 2.V.2003 | Territori incerti | Firenze, La Corte Arte Contemporanea

di - 23 Aprile 2003

Passato e presente si intersecano e si confondono in questa mostra dai confini sfumati. Si dileguano nella pluralità dei messaggi nonché nella dinamica dei processi creativi. Angelo Barone ed Elisabeth Scherffig esplorano e leggono il paesaggio urbano con le differenze che caratterizzano la loro percezione artistica, ma pongono entrambi le premesse per una fruizione delle opere che invoca concetti comuni ed essenziali: l’interesse per l’architettura, il rapporto passato/presente, la solitudine e la distruttività come essenza imprescindibile nell’atto stesso di creatività.
Per Angelo Barone la relazione di affinità e, nello stesso tempo, di contrasto passa attraverso la nitidezza della fotografia e l’intervento di opacizzazione della stessa come base del processo creativo. L’artista lavora con immagini di edifici stralciandone scorci efficaci e dissimula il soggetto con velature lasciando all’osservatore il piacere della scoperta e il beneficio del dubbio. Sono prospettive inconsuete, come in Circolare, 2001, o bagliori su particolari di per sé insignificanti, o interni abitati soltanto da luce, che esprimono in tutta la loro desolante assenza vitale lo svuotamento di identità. Icone vuote, appunto, dove la solitudine regna sovrana ed esalta le strutture architettoniche. Disarticolando dalla realtà alcune parti non perde la complessità originaria ma gioca con la trasparenza per indicarci la dinamica relazionale passato/presente. Le opere di Barone non esprimono pacificazione, piuttosto un intervento razionale di adeguamento. La velatura smarrisce i contorni, opacizza la visuale e intuitivamente distrugge la realtà. L’autore sembra tarpare le ali al sogno, lo riporta nell’alveo del quotidiano, prende le distanze dalla luce accecante del mediterraneo per darsi una visione “accettabile” anche se opaca e tenere a bada ricordi e rimpianti.
Le opere di Elisabeth Scherffig scavano nel sottosuolo per portare alla luce architetture distrutte e dimenticate. Sassi, travi, cannucciati, un tempo strutture di lavoro o abitative sepolte da altri edifici. La sua visione è di curiosità; va a cercare il particolare, sembra voler ricostruire le viscere della società. Eppure il suo guardare al passato non nasconde turbamento o rimpianto, è piuttosto una presa di coscienza tranquilla del celato, del latente sotto e dentro di noi. L’artista riproduce con perizia maniacale, a piccoli tratti di pastello, particolari spesso difficili da percepire. Anch’essa scompone l’immagine e scompone la linea che mai è continua, ma ricostruisce quasi per incanto la complessità dell’ambiente in tutte le sue parti. La sua mano felice e l’interesse dei suoi soggetti si apprezzano maggiormente nelle grandi carte piuttosto che nelle opere di piccole dimensioni.

articoli correlati
intervista a Mariacilena Arte Contemporanea

daniela cresti
mostra visitata il 7 aprile 2003


dal 5.IV al 2.V.2003,
La Corte Arte Contemporanea, Via dè Coverelli 27r (Oltrarno, piazza santo spirito), Firenze. Orario: dal martedì al sabato ore 15.30/19.00 (e per appuntamento). Ingresso libero; Telefax: 055 284435; e.mail: rostem@tin.it ; Pubblicazioni presenti in galleria


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18