La Galleria Francesca Sensi, spazio espositivo da poco aperto a Siena, si propone con il suo secondo evento. Venti piccole tele (cm 20 x 20) di recente esecuzione si accompagnano a quattro grandi carte eseguite nel corso degli anni â90 e 2000. Tutto a firma Giosetta Fioroni.
Una scelta senzâaltro mirata quella di proporre un grande nome del panorama artistico italiano. Fioroni, artista ormai storicizzata e apripista di molte nuove tendenze, è infatti sulla scena fin dagli anni Sessanta, quando esordisce a Roma con la Scuola di Piazza del Popolo (assieme a Tano Festa, Mario Schifano e Franco Angeli). La sua carriera presenta numerose sfaccettature; lâartista non si è mai dedicata ad unâunica tecnica o ad un numero limitato di soggetti da rappresentare. Ad ogni cambiamento della propria vita, e della propria residenza, è corrisposta una brusca virata in direzione di nuovi modi espressivi. Ma rimane lâamore per la scrittura, per il racconto, per il narrare, che funge da filo conduttore per la sua ampia produzione. I quadri dâargento -immagini glam di donne tratteggiate appena su sfondi candidi-, le spie ottiche, i teatrini di legno, i film e i video, i paesaggi, gli spiriti silvani, lâinterpretazione dei grandi artisti del passato, lâampia produzione ceramica ed infine i recenti lavori legati alla fotografia e alla performance. Tutte queste esperienze, pur evidenziando un carattere eclettico e sperimentale, rappresentano ognuna la tessera di un piĂš ampio mosaico: la narrazione.
La poesia ed il racconto sono dunque aspetti essenziali dellâarte di Giosetta Fioroni e trovano la loro ragione dâessere grazie al prezioso contatto stabilito dallâartista con scrittori e poeti durante tutto il corso della sua vita, rapporti che tuttora continuano con le giovani generazioni di letterati.
Per lâartista romana sono stati infatti determinanti i costanti rapporti con personalitĂ quali Goffredo Parise, Andrea Zanzotto, Cesare Garboli e molti altri con cui ha realizzato libri, edizioni di grafica e opere su carta.
Di narrazione e di sentimento si parla anche nella personale senese. Nelle piccole tele, su un fondo oro opaco, campeggia declinato in molteplici versioni il medesimo soggetto: un cuore, simbolo arcaico dellâuniverso emozionale. Il cromatismo intenso e corposo si accompagna allâinserimento di svariati materiali sulla tela: piccole matite, pezzetti di legno, glitter, sassolini, terra, brandelli di spugna, monetine, piccoli recipienti. Fioroni propone al pubblico aspetti sicuramente personali del proprio essere, ma lasciando la possibilitĂ di farli propri, di vedere in ciascuna delle piccole tele un personale momento fatto di ricordi ed emozioni. Sia i cuori che i materiali applicati sulla tela divengono una sorta di stenografia della memoria che serve alla Fioroni per dar vita alla propria narrazione, una narrazione personale ma dal valore universale.
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