Categorie: trento bolzano

fino al 2.III.2008 | Joan Jonas | Trento, Galleria Civica

di - 7 Febbraio 2008
Strutture in legno su piedistalli si aprono per porgere all’altezza dello sguardo i monitor posizionati all’interno. Sono una sorta di teatrini che introducono lo spettatore dentro l’immagine, dentro l’esperienza privata di Joan Jonas (New York, 1936). I video raccontano un’individualità, i passaggi per appropriarsi della propria identità, il passare del tempo. Le installazioni richiamano l’idea degli antichi teatri delle meraviglie e a questi fa riferimento anche il titolo della mostra, My Theater. Ma ciò che viene mostrato non ha nulla di meraviglioso, di fittizio, di lontano; è la vita stessa. Quella di una donna di mezza età.
Mai si nasconde dietro a un atteggiamento teatrale, scenografico, costruito l’artista che non teme di ripetere trent’anni dopo un progetto come My New Theater VI, Good Morning, Good Night ‘06. Per un mese l’artista si è svegliata e addormentata “salutando” la macchina da presa. Lo ha fatto nel ‘76, lo ha rifatto nel 2006. E in questa ripresa fissa la videocamera si riflette con lei in uno specchio: è una seconda protagonista. Per Jonas, che ha iniziato a fare arte negli anni ‘60, il video è sempre stato un mezzo espressivo fondamentale, e non solo uno strumento per documentare le sue performance, ma un simbolo dello sguardo dell’Altro con cui confrontarsi. L’artista ha sfruttato il prodigio -per usare un termine da wunderkammer– della cinepresa come qualcosa che è entrato a far parte della sua arte così come della sua vita. Niente a che vedere con un’idea di Grande fratello che osserva di nascosto dall’alto. Nelle sue opere, infatti, dietro alla videocamera c’è sempre qualcuno che viene citato nelle didascalie, che non mancano di aggiungere riferimenti biografici e ispirazioni letterarie, che divengono tutt’uno con il video.
Del resto, la cinepresa è un analogo dello specchio, che è un altro elemento centrale della sua ricerca, soprattutto di quella degli anni ’70, in cui moltiplicava parti del proprio corpo per esprimere l’identità femminile come sfaccettata in se stessa. Ma lo specchio è presente anche nelle opere in mostra che fanno parte della serie recente My New Theater. In My New Theater II, Big Mirror disegna senza guardare la lavagna nera, ma rivolgendola verso uno specchio, che invece è fuori campo. Gli specchi sono centrali anche nell’installazione Mirror Pieces (1969-2004), allestita nel piano interrato: qui una tv è rivolta verso una parete di specchi. Al centro è un grande cerchio metallico, come se fossimo noi a doverlo attraversare e come fa il suo cane bianco nel video.

La circolarità del tempo e un cerchio da attraversare rimandano direttamente all’idea di ritualità, d’iniziazione alla vita. La ritualità del legame con la natura è riscontrabile in maniera immediata nel terzo protagonista delle sue opere (oltre a lei e alla cinepresa): il cane. In My New Theater V, Moving in Place (Dog Dance) (2002-2005) Jonas si agita e i suoi movimenti sono velocizzati dalla videocamera, mentre il cane appare di fronte a lei, immobile a segnare la scansione del tempo.

articoli correlati
Il corso di Jonas alla Fondazione Ratti
video correlati
Il video della mostra trentina

mariella rossi
mostra visitata il 24 novembre 2007


dal 24 novembre 2007 al 2 marzo 2008
Joan Jonas – My Theater
a cura di Anna Daneri, Criastina Natalicchio, Roberto Pinto
Galleria Civica d’Arte Contemporanea
Via Belenzani, 46 (centro storico) – 38100 Trento
Orario: da martedì a domenica ore 10-18
Ingresso libero
Catalogo Charta
Info: tel. +39 0461985511; fax +39 0461237033; info@galleriacivica.it; www.workartonline.net

[exibart]

Articoli recenti

  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18
  • Arte contemporanea

Quella di Warhol non è mai la “solita zuppa”: l’eredità di un soggetto iconico

La lattina più famosa dell’arte torna protagonista: denigrata, celebrata, reinterpretata. La sua metamorfosi mostra quanto la visione di Warhol continui…

6 Dicembre 2025 9:30
  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24