Il Futurismo, il Dadaismo e il Cubismo assimilati nei primi anni del ventesimo secolo dall’arte russa, determinò una crescita artistica associata ad una equilibrata difesa dei valori tradizionali e folkloristici, che sino ad allora avevano distinto la stessa. Il movimento artistico di quel periodo contribuì ad un rinnovamento non solo tecnico-semantico, ma bensì intrecciò le fila dei rivoluzionari cambiamenti politici, sociali ed ideologici. Nel panorama russo si affacciavano pittori della levatura consistente come Malevich, El Lissitzky o Rodcenko, e sulle loro scia nasceva la sperimentale iniziativa di Popola, Rozanova, Stepanova, Exter, Goncarova e Udal’cova. La Peggy Guggenheim collection, in collaborazione con la Deutsche Bank ha pensato giustamente di portare alla luce i capolavori di queste “eroine”, omaggiandone l’apprezzabilità tecnica e la spiccata semantica rinnovatrice. Questo progetto nasce con caratteristiche itineranti, ovvero la medesima mostra prevede una tappa in più città mondiali (Deutshe Guggenheim Berlin /10 luglio-17 ottobre 99; Royal Accademy of Arts, London / 13 novembre 1999-6 febbraio 2000; Solomon Guggenheim di New York /14 settembre 2000- 7 gennaio 2001), ciò a conferma dell’importanza che l’evento detiene nel palinsesto che la Fondazione ha organizzato.
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