(+RAMTV) è il fortunato acronimo dei nomi dei cinque membri di questo gruppo di designer/architetti formatosi a Londra presso il Design Research Laboratory (DRL) dell’Architectural Association: Robert Sedlak, Alijosa Dekleva, Manuela Gatto, Tina Gregoric e Vasili Stroumpakos.
Il progetto consiste in un libro, due videoinstallazioni interattive ed una proiezione. Il libro, accattivante nel suo design e divertente in quanto diario di lavoro dei 5 creativi, è il risultato di lunghe ricerche trasversali nei campi della sociologia, dell’architettura e delle nuove tecnologie. Obiettivo: adattare l’architettura delle abitazioni private ai cambiamenti micro-sociali
Ma la “negoziazione dei confini” a cui si riferisce il titolo di questa mostra è un progetto immaginifico e ricco di spunti: l’idea è quella di sfruttare una zona urbana inutilizzata del centro di Londra per costruire una struttura residenziale “re-attiva alle sollecitazioni degli utenti“, in cui cioè gli inquilini condividono degli spazi a seconda delle loro esigenze. I muri possono aprirsi e dare origine a spazi condivisi, ridurre o accrescere la visibilità attraverso una serie di pannellature, soffitti e pavimenti
Il gruppo “condominiale” di
E il progetto dialoga bene con i temi della prossima Biennale. La nozione di Utopia a cui sarà dedicata la “Stazione” di Obrist, Nesbit e Tiravanija, un’utopia basata sulla quotidianità e sullo scambio di relazioni umane e non sulle ‘grandi risposte’ che hanno caratterizzato l’età moderna; ed il tema della “dittatura dello spettatore” a cui Bonami dedica tutta la mostra, che si ritrova espresso in forma architettonica nella dittatura dell’utente/abitante.
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Il sito dei RAMTV
architorture.org
La scuola di design ed architettura a Londra da cui provengono i RAMTV
valeria burgio
mostra vista il 13 gennaio 2003
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