Categorie: venezia

Fino al 22.XI.2015 | Gilda Mantilla e Raimond Chaves, Misplaced Ruins, Padiglione Perù | 56. Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia

di - 8 Novembre 2015
A poco più di due settimane della chiusura della 56esima Biennale di Venezia abbiamo visitato il padiglione del Perú, paese che partecipa per prima volta a questo grande evento dell’arte contemporanea proponendo l’istallazione Misplaced Ruins (Rovine fuori luogo), di Gilda Mantilla (Los Angeles, 1967) e Raimond Chaves (Bogotá, 1963).
Gli artisti, che vivono e lavorano a Lima, mettono al centro della loro ricerca un’approfondita riflessione sugli stereotipi culturali che circondano i luoghi e le culture dei paesi dell’America Latina proponendo, attraverso le loro opere, una visione alternativa ai luoghi comuni.
Curata da Max Hernández-Calvo, Misplaced Ruins affronta i problemi dello scambio culturale e della problematica inerente alla traduzione in atto ogni volta che ci troviamo di fronte all’altro diverso da “noi”. La difficoltà che rappresenta l’incontro fra culture presuppone uno spettatore che, oltre ad avere il desiderio di sapere, deve per forza essere interessato ad andare oltre la scomodità e lo sconforto che si produce nell’incontro con ciò che è altro da sé.

Una gradinata di legno si antepone come primo contatto visivo a chi ha deciso di visitare il padiglione. Il percorso inizia con una metafora: al posto dell’impegno intellettuale si trova una sollecitazione fisica. Una volta sopra la gradinata si conquista un punto di vista che permette avere una visione integrale di tutta l’istallazione. Il colore piombo del cartone riciclato domina l’opera e il disegno rigoroso e la successione ripetitiva degli oggetti richiamano la sequenza seriale del minimalismo.
Gli elementi presenti nell’opera alludono all’architettura precolombiana e alle condizioni climatiche di Lima, dove un cielo cinereo avvolge la città per nove mesi l’anno. Musiche e suoni tradizionali alterati dagli artisti arricchiscono un’atmosfera a prima vista uniforme e monotona, ma in cui i più interessanti particolari si scoprono via a via che si percorre l’istallazione. Mantilla e Chaves si riferiscono specificamente alla realtà peruviana ma comunque riescono, attraverso l’astrazione, a tendere dei ponti che collegano chiunque sia disposto a oltrepassare la soglia.
Ana Laura Espósito
Dal 9 maggio al 22 novembre 2015
Misplaced Ruins
Gilda Mantilla e Raimond Chaves
Padiglione all’Arsenale – Sale d’Armi
56. Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia

Articoli recenti

  • Fotografia

Other Identity #182, altre forme di identità culturali e pubbliche: John Noi

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione, nel terzo…

7 Dicembre 2025 9:30
  • Mostre

Alice Neel. I am The Century, a Torino la sua prima retrospettiva italiana

Alice Neel. I am The Century, è la prima retrospettiva in Italia dedicata alla pittrice statunitense, a cura di Sarah…

7 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Le mostre da non perdere a dicembre in tutta Italia

L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…

6 Dicembre 2025 21:00
  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30