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Fino al 24.XI.2001 | Rembrandt. Ispirazioni per/An Inspiration for Goya | Venezia, Ateneo San Basso

di - 6 Giugno 2001

Appare piuttosto strano visitare una mostra di opere grafiche seicentesche proprio quando Venezia s’appresta ad inaugurare la ventiquattresima Biennale d’arte Contemporanea, eppure, al di là del primo imbarazzo riscontrato nell’immergersi in un clima che non è “adeguato” alle temperature artistiche del momento, l’evento sembra accompagnare il visitatore in un mondo che profuma di storia e stile con una naturalezza quasi disarmante. Sono circa 70 le opere grafiche (in maggioranza acqueforti) a firma di Rembrandt affiancate alle 30 del maestro spagnolo; opere che testimoniano il “realismo magico” dell’olandese e che introducono con naturalezza quelle più “incisive” di Goya.
La produzione artistica di Rembrandt fu piuttosto ricca, e in vita conquistò una fama e una popolarità che si diffuse rapidamente in tutta Europa, tuttavia per l’artista spagnolo non fu semplice poter visionare quei capolavori, se non tramite le rare stampe che circolavano. Pittore di genere, Rembrandt, seppe trarre insegnamento dai dipinti caravaggeschi grazie al maestro Pieter Lastmann e proprio ispirandosi ai giochi di luce delle opere dell’italiano maturò quello stile che fu fonte di ammirazione/ispirazione di molti altri artisti. Se si pensa che le opere grafiche di R. furono motivo di studio di artisti del calibro di Piranesi, Hogart ,e del più contemporaneo Ricasso, significa che oltre alla tecnica raffinata d’esecuzione, il maestro possedeva una padronanza d’effetti luminosi in grado di esaltare il realismo del soggetto e contemporaneamente di assegnare ad esso una valenza magico-simbolica. Chi conosce le incisioni di Goya non può che notare le affinità con quelle dell’olandese, se non nei soggetti almeno nella raffinatezza dei chiaroscuri adottati. Le opere di Rembrandt presentate nell’Ateneo di San Basso sono per lo più a sfondo sacro (“Disputa di Cristo tra i dottori”, “La fuga in Egitto”, “Presentazione al Tempio”, “Giuseppe racconta i suoi Sogni”, “Cristo crocefisso tra i due ladroni”) ma non mancano i capolavori dedicati ai mendicanti, ai bottegai, al paesaggio…per non parlare poi dei numerosi ritratti. Le 30 opere di Goya sono tratte dalle serie: “Caprichos”, “Los desastres de la guerra”, “Tauromaquia” e “Disparates”, temi decisamente lontani da quelli professati cento anni prima dal pittore olandese, ma che per carica emozionale, tipologia del tratto e uso della luce sembrano la naturale evoluzione delle incisioni dell’artista predecessore.
Le mostra curata dal professore Enzo de Martino (in collaborazione con la professoressa Isadora Rose de Vejo, esperta di incisione e in particolare, delle opere di Goya) pone quindi l’accento sull’influenza esercitata da Rembrandt sul lavoro dell’artista spagnolo, anche se la mancanza di un adeguato supporto critico tende a tralasciare lo studio effettuato da quest’ultimo sulle incisioni e sulle stampe dell’olandese. Se si voleva evidenziare l’influenza delle opere di Rembrandt su quelle di Goya, e se si desiderava segnalare quanto lo spagnolo avesse cercato di recuperare le opere del maestro del ‘600 allora forse una infarinatura storica più consistente doveva essere il punto fermo dell’allestimento (non c’è proprio nessuna introduzione!!!) che per quanto semplice (le opere sono poste su due file in un percorso circolare) e piuttosto agile nel permettere il confronto, non sottolinea “storicamente” quel parallelismo indicato anche nel titolo della mostra. Mostre importanti come questa, tra l’altro organizzata dal Centro Italiano per le Arti e la Cultura di Roma e dallo Studium Cattolicum di Venezia, non può certo affidarsi al solo catalogo (edizioni Mazzotta) per affrontare un tema rilevante come quello proposto.


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Kranix



Rembrandt
Ispirazioni per/an ispiration for Goya
Venezia, Ateneo di San Basso
Dal 25 aprile al 24 novembre 2001
A cura di Enzo Di Martino, e con la collaborazione di Isadora Rose de Viejo
Orario: Tutti i giorni dalle 10 alle 22
Ingresso. Interi Lit. 10.000 Ridotto Lit. 6.000
Catalogo: Edizione Mazzotta (italiano/inglese) Lit. 40.000
Info:
Centro per le arti e la Cultura: Patrizia Riannetti/Laura Maeran TEL. 06 581 3605 Fax 06 581 2935


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