L’iniziativa patrocinata dal Comune di Noale e dall’Assessorato alla Cultura, testimonia l’impegno e la sensibilità dell’Amministrazione nei confronti dell’arte.
Il piacere di osservare quadri dipinti a tecnica di affresco è una delle opportunità che Tristano Casarotto offre con le sue opere, in modo singolare, confrontandosi con il passato, la storia e le vicende che l’hanno caratterizzata.
Elementi affidati spesso alle pareti di edifici che hanno avuto un ruolo significativo per le comunità e che hanno potuto fare vivere e tramandare testimonianze del passato, anche a noi. Per Casarotto sono punti di stimolo e di ricordo, visitati in modo personale e con la sensibilità di chi vive la cultura con l’animo del Mecenate.
a concorsi e a mostre collettive e personali con ampio consenso del pubblico e delle giurie. Ma come abile Mecenate, lui stesso organizza e promuove all’interno del suo territorio e con le associazioni culturali, importanti momenti artistici che fanno sentire la tradizione veneta, sempre attuale, alimentandone la crescita artistica.
Di questa sua personalità si scoprono impronte nel modo creativo e nel rapporto che lui stesso trasferisce alle opere d’arte. Il lato più sentimentale lo troviamo nell’avvicinare i suoi affreschi a quelli degli artisti del Rinascimento e ai temi affrontati: la Battaglia
ripresa da Paolo Uccello, le facciate veneziane, i balconi, i suonatori, gli scorci dei paesaggi, racchiudono una sensibilità, un’eleganza, uniti all’armonia delle tinte che rispecchiano una personalità sensibile e di rilievo.
La tecnica da lui adottata inoltre ha una riservatezza particolare, dalle crepe dei suoi affreschi affiorano impronte di intonaci ridipinti, quasi stratificati nel tempo, come se si potesse così misurare il suo passaggio, caratteristica che viene ripresa in modo più evidente nelle meridiane ricercate e riportate nelle sue opere. Ma sono poi le riproduzioni iconografiche che delineano l’espressività e la vivacità, che viene letta come ricerca della tradizione rurale, storico, religiosa del mondo veneto.
naturali, delimitati da un contorno marcato e preciso, così che i riquadri acquistano una vitalità proprio nel gioco delle luci e dei particolari che li determinano.
Il dipinto interrotto dalle sbrecciature, rievoca la musica del tempo, la poesia dei ricordi e delle memorie. Nella mostra di Palazzo della Loggia, il riecheggiare delle rocche e dei castelli si inserisce nel contesto medievale della cittadina di Noale ed i personaggi ornati ed impreziositi dalle pennellate a foglia d’oro, dai colori luminosi dell’arancione, del rosa e del giallo sembrano ritrovarsi nella giusta misura del loro tempo.
Articoli Correlati:
Perino del Vaga
Frammenti
Lidia Mazzetto
Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…
Tra gli artisti più importanti dell’America Latina, Juan Araujo dissemina le sue opere tra la collezione del Museo Nazionale Romano…
Il curatore Simone Ceschin ci presenta il progetto di questo spazio, i cui obiettivi sono un radicale rinnovamento culturale e…
Al Museion Passage una mostra celebra i 100 anni del “poeta del legno” Adolf Vallazza, mentre il progetto Poetry in…
Diamanti, gemme colorate, ma anche una selezione di grandi firme, da Buccellati a Van Cleef & Arpels. Ecco i top…
Dal 18 maggio entrerà in vigore il nuovo regolamento di riorganizzazione del Ministero della Cultura, che sarà diviso in quattro…