È stata già definita come la “maggiore rassegna italiana mai realizzata sull’opera del padre dell’Impressionismo”, sicuramente ha i numeri giusti per diventare un grande successo di pubblico. Circa novanta dipinti, provenienti da sessanta musei ( tra le sette tele che arriveranno dal Museo d’Orsay, ricordiamo “Il bacino delle Ninfee”, “Il bacino di Argenteuil”, “La stazione di Saint – Lazare) e da numerose collezioni private e soprattutto due “prime visioni”, che catalizzeranno l’attenzione dei visitatori: ecco “Monet.
Seguiremo, quindi, Monet lungo le rive del fiume, sulle coste della Normandia, a Londra, mentre dipinge i ponti sul Tamigi e il Parlamento quasi dissolto nell’impasto di luce e nebbia, a Rouen, per le Cattedrali (di quelle esposte, una proviene dal Museo di Belgrado, l’altra fa parte di una collezione privata giapponese), a Parigi, quando fa delle Stazioni una sorta di tempio della modernità, fino alle nevi norvegesi e al giardino di Giverny, ultimo universo nello spazio di uno stagno.
Articoli correlati:
Impressionismi in Europa. Non solo Francia
Monet al Complesso del Vittoriano
Maria Cristina Bastante
La retrospettiva di Rosa Barba al MAXXI di Roma ripercorre vent'anni di sperimentazione tra cinema e luce. Un viaggio attraverso…
Altri Sguardi: nove mediatori culturali raccontano la mostra di Tatiana Trouvé, in corso a Palazzo Grassi di Venezia, a partire…
Dal Photomatic della Biennale del 1972 all’inconscio tecnologico, Franco Vaccari è stato uno dei riferimenti dell’avanguardia italiana: è morto nella…
Ad aprile 2026, Palazzo Pisani Moretta di Venezia aprirà al pubblico come sede della Fondazione Dries Van Noten: artigianato, arti…
Nell’ambito di un ampio progetto dedicato alla riscoperta di Mattia Moreni, artista irregolare del Novecento, al Museo Civico di Bagnacavallo…
Da Gio Ponti a Lucio Fontana, passando per Ettore Sottsass, Franco Albini e Luigi Caccia Dominioni. Un’anteprima dei lotti in…