Quest’apertura-choc corrisponde a una precisa presa di posizione di Miljanovic: l’artista non si autocelebra come membro di uno star-system ma presenzia all’esterno in una situazione di disagio che ritroveremo nei protagonisti dei suoi lavori, come nel concitato video Do you intend to lie to me?
Un elicottero delle forze speciali si alza in volo giungendo a Banja Luka, dove una autovettura si sposta rapidamente tra le vie della città , alla ricerca di un pericoloso latitante. L’individuazione in un pub di periferia, il fulmineo blitz da action-movie, l’arresto, e il trasporto del malcapitato in centrale: la sensazione è di trovarsi, in presa diretta, di fronte a un vero fatto di cronaca. L’approccio documentaristico suscita molteplici reazioni. Il fermo di qualche pericoloso criminale? Un trafficante d’armi? Un responsabile di crimini di guerra nell’ex macello jugoslavo? Realtà o finzione artistica?
Solo l’interrogatorio, con funzionario e macchina della verità , svela l’identità dell’arrestato: Veso Sovilj, misconosciuto artista serbo, maestro di Miljanovic che, con quest’azione “brutale”, lo omaggia per i 30 anni di carriera. Come in At the edge of the margin, la ricerca di Miljanovic annulla la distanza tra spazio “artistico” della galleria e realtà esterna, tra “dentro” e “fuori”.
I disegni di Indigo Power, serie collegata al video, sono realizzati con linee ridondanti dall’effetto visivo quasi di slow-motion mentre, nella sala superiore, Show by your hand where do you feel pain, un’installazione di 22 foto su vetri seriali posati alle pareti, è un lacerante diario minimo di storie e messaggi scritti (come I’m doing laundry in bathroom, It’s tuesday yesterday was monday o ancora Goran will shave you e You shit in the morning do you need to go again) da una moglie al marito disabile, testimonianza degli effetti devastanti del conflitto balcanico sulla quotidianità di una coppia.
Miljanovic affronta la violenza in nome dell’arte, con azioni “brutali” (rapimenti, intrusioni nella privacy) per trascenderla e azzerarla. O forse, più prosaicamente, l’allievo ha superato il maestro. Spaventandolo.
enrico padovani
mostra visitata il 31 luglio 2012
dal 31 luglio al 15 agosto 2012
Mladen Miljanovic. Good Night / State of Body
a cura di Claudia Zini e Aurora Fonda
A + A – Centro Espositivo Sloveno
Calle Malipiero 3073 (San Marco) – 30124 Venezia
Info: tel. e fax +39 041 2770466 info@aplusa.it ; www.aplus.it
La Fondazione Brodbeck ospita, fino al 7 Luglio 2024, la personale dell’artista siciliano Francesco Balsamo dal titolo “L’Oro della Lontananza”…
Si svolgerĂ in diverse fasi e in cinque quartieri di Roma la terza edizione del Festival CittĂ Foresta, promosso da…
Fino a domenica 1 settembre è visitabile, presso il Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto, la…
Sino al 7 luglio 2024 sarà visitabile la personale dell’artista coreana Hyun Cho, presso la Blue Gallery di Venezia
Oltre gli stand della super fiera, in mezzo alla folla, le strade, i tram. Ecco l'itinerario di arte pubblica di…
Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identitĂ visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…
Visualizza commenti
Interessante questo articolo e anche la mostra.
Grazie della segnalazione. Domani andrò a Venezia a vederla.
Grazie Enrico! continua così!