Edizione numero 17 all’insegna della novità per il TTV Festival – Performing Arts on Screen, l’unico festival in Italia dedicato alle arti sceniche e visuali in versione video. Prima di tutto la kermesse diventa mobile: dal 3 al 14 marzo si terrà a Bologna la prima tappa, che comprenderà la sezione internazionale, per poi continuare dal 26 al 30 maggio nella città d’origine del festival, Riccione, con i lavori della sezione italiana. In occasione di questa prima “trasferta” bolognese, per sancire quella che diventerà una stabile collaborazione tra TTV Festival e la Cineteca del Comune di Bologna, verranno messi a disposizione del pubblico i 3500 titoli della videoteca del festival.
Il programma prevede 4 sezioni ricchissime di appuntamenti e diversi ospiti, con una serie di proposte che indagano nel senso più ampio e polivalente le interrelazioni tra video e arti scenico-performative, in uno scambio che di volta in volta può acquisire forme “canonizzate”, come il documentario o la ripresa di uno spettacolo, oppure realizzarsi in ibridazioni (o, come qualcuno preferisce definirle, “impollinazioni”) meno convenzionali. La fisicità della scena può assumere nuovi significati attraverso un medium per certi aspetti antitetico e per altri molto vicino alle arti performative, spesso grazie all’“attraversamento”, l’allargamento o la traslazione dello spazio scenico, che permette di seguire gli attori/ballerini o tracciare dei contrappunti ai loro movimenti, portando lo spettatore ad acquisire punti di vista “privilegiati”.
Opera Video, ricognizione tra opere liriche contemporanee rese su piccolo e grande schermo, è dedicata quest’anno a Benjamin Britten (tra le opere presentate anche una versione di War Requiem realizzata da Derek Jarman), per continuare con film, video e documentari dedicati a Shostakovic (per la regia di Alexander Sokurov), Stockhausen, Schönberg e Chopin rivisitato dal trio jazz di Michal Urbaniak. Jon Fosse e Harold Pinter (nel duplice ruolo di attore e drammaturgo) sono invece i protagonisti di Videoteatro, assieme ad una panoramica delle produzioni più interessanti (realizzata in collaborazione con il canale satellitare tedesco Theaterkanal), con un focus particolare sui giovani registi teatrali. Anche per Videodanza verranno presentate le opere più innovative realizzate da canali televisivi europei ed extraeuropei (come la coproduzione anglo-olandese Body of Water, imperniata sul tema dell’acqua, la serie Moving North, coproduzione “nordica”, o i corti prodotti dalla fondazione canadese Bravo! FACT), videocoreografie (come Dominique Mercy dances Pina
Bausch di Règis Obadia), film di danza, la serie di documentari Performer, prodotti da Cult Network, e la selezione Belly Dance: videodanza/corpi/nudo, curata dal duo Viola Valentina con la collaborazione di Anna de Manincor e ispirata alla mostra Il nudo nell’arte in corso alla GAM di Bologna. Realtà europee a confronto, infine, anche per la sezione Videoarte/Giovani Artisti: due rassegne curate da Marco Altavilla, dedicate alla scena bolgnese (Icebreakers) e italiana (Oltre lo schermo: dall’immagine all’immaginario), e una serie di opere dei più significativi videoartisti tedeschi, presentate in collaborazione con l’Accademia di Arti dei Media – KHM e la Fondazione SK – Stiftung Kultur di Colonia.
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