In un periodo natalizio sicuramente diverso dal solito, potrebbero essere stati ritrovati i resti della casa di Gesù a Nazareth. L’archeologo inglese Ken Dark ha recentemente pubblicato i risultati delle sue ricerche in “The Sisters of Nazareth Convent: A Roman-Period, Byzantine and Crusader Site in Central Nazareth“. Nel volume, Dark racconta l’interessante e lunga storia di questo singolare sito archeologico e della sua scoperta.
La storia di questi scavi inizia nel 1881, quando alcune suore, le Sorelle di Nazareth, che stavano costruendo il proprio convento, trovarono i resti di una vecchia cisterna. Il loro merito è quello di aver scavato in modo impeccabile: una vera e propria opera di salvataggio, che ha preservato il luogo altrimenti abbandonato. La storia degli scavi è stata infatti descritta con precisione da un sacerdote gesuita, la cui testimonianza è stata fondamentale per gli studi di Dark.
Il sito archeologico si compone infatti di varie strutture che hanno avuto diversi usi negli ultimi 2000 anni, tutti riportati dall’opera dell’archeologo inglese. La prima costruzione emersa, risalente al primo secolo d.C., era probabilmente un’abitazione. Successivamente utilizzata come cava di pietra ma anche come tomba, la struttura è diventata quindi una chiesa rupestre. La stessa chiesa è stata menzionata anche da Egeria, una pellegrina che ha raccontato dei suoi viaggi in Terra Santa nel 380 dC. Nel periodo bizantino venne infine edificata una chiesa più grande ed è in questo luogo che Dark ha individuato le tracce della Chiesa della Nutrizione, creduta ormai persa. Proprio questa Chiesa veniva associata al luogo dove Cristo è cresciuto.
Lo storico irlandese e abate Adomnàn parlò infatti della casa di Gesù Cristo nel suo De Locis Sanctis risalente al settimo secolo. La Chiesa della Nutrizione fu infatti abbattuta verso il 1200 e solo l’intervento delle Sorelle di Nazareth ha riportato il luogo al suo originario uso religioso.
Dark è infatti convinto che questo luogo sia davvero la casa di Gesù: «Abbiamo trovato la chiesa, abbiamo trovato la cripta, abbiamo trovato la casa», ha dichiarato l’archeologo inglese. Ovviamente, l’ipotesi non è poi così semplice da confermare, «Posso essere però sicuro del fatto che questa è la casa riconosciuta dai Bizantini come la casa dove è cresciuto Gesù Cristo», conclude lo studioso. Insomma, ancora una volta, la storia e le credenze si sovrappongono.
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